Era il 29 ottobre del 2012, esattamente due anni fa, quando per la prima volta su questo blog parlammo di street control pubblicando in questo articolo una gran quantità di video che documentavano come questo sistema di contrasto alla sosta selvaggia funzionasse in molte città d'Italia. All'epoca - eravamo alla fine del disastroso qiunquennio alemanniano durante il quale era stato dato libero sfogo all'indole romana del doppiafilismo e della sosta abusiva - dicemmo che avremmo sostenuto solo un sindaco che avesse proposto questa misura per ripristinare ordine e legalità.
Dopo qualche tempo Ignazio Marino vinse le elezioni. Nonostante le pressioni per nominare un capo dei vigili urbani interno al corpo Ignazio Marino anche in quella circostanza ci diede retta (facemmo, all'epoca, forse mille tweet a riguardo) e nominò una figura esterna al corpo e non romana. Lo ritenevamo fondamentale. E infatti Raffaele Clemente si dimostrò immediatamente dirompente. Ma a quanto pare il bello deve ancora venire perché piano piano, operando nella sciagura di questa città, Clemente, lontano dalle cricche, dalle mafie, dalle pastette dei vigili romani (una minoranza, è chiaro, ma che ha sempre condizionato l'efficacia del corpo mortificando il lavoro dei tanti agenti onesti), ha capito perfettamente quale è il primo problema che rende brutta la vita in città: la sosta selvaggia. La sosta selvaggia è davvero il male assoluto, ha solo svantaggi e nessun vantaggio. E' prevaricazione, è prepotenza, è concorrenza sleale, è inquinamento, è bruttezza, è pericolo di morte e di incidenti, è stress, è congestione del traffico, è la causa stessa del traffico ("vado lì co a maghina tanto un buco 'o trovo"). Un autentico cancro da sconfiggere con armi diverse da quelle usate fin'ora.
Le armi da noi sempre propugnate sono due: videosorveglianza e arredo urbano. E videosorveglianza e arredo urbano stanno atterrando in questa disgraziata città grazie al nuovo capo dei Vigili Urbani e ad un Sindaco che lo appoggia. Sta a noi, ora, in qualità di cittadini attenti, spalleggiare questo cambiamento. Far capire che in città c'è una fetta di persone, seppur ancora minoranza, che vogliono con forza il ripristino della legalità. L'esperimento di Via Albalonga è significativo. Cento, mille, diecimila vie albalonghe in tutta la città unite allo street control che sta arrivando (ecco l'articolo-anticipazione del Corriere della Sera) possono letteralmente cambiar faccia alla città. Strade finalmente disegnate bene, con poco o punto spazio per parcheggiare da criminali e vetture della Municipale che passano e castigano quei pochi che si ostinano a comportarsi male. Un sogno capace di farci rinunciare ad ogni progetto di emigrazione da questa città.
Tutte le incrostazioni intellettuali, le chiacchiere inutili, i depistaggi attorno a questo tema stanno crollando e si vede, in lontananza, la strada per risolvere. E si abbassa la nebbia su quali debbono essere gli strumenti da utilizzare: telecamere e nuovo disegno delle strade. Avanti così con la massima determinazione. Se si perde ora non vi sarà mai più una seconda chance, Raffaele Clemente e i suoi uomini (la vicecomandante Raffaella Modafferi in primis) lo sanno alla perfezione, convinciamocene pure noi e aiutiamoli, spalleggiamoli, facciamo sentire la vicinanza della città per bene (anche via Twitter) a queste persone.