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Feste e regali

Creato il 07 gennaio 2011 da Cobain86
Epifania sexy

Epifania sexy

L’epifania tutte le feste con sè porta via“. Me lo ripeteva mia nonna quand’ero piccolo e ancora oggi risulta attuale: con il 6 gennaio il clima festaiolo e spendereccio (pur in tempo di crisi come quella attuale) si conclude e si pensa solo ai saldi imperanti nei negozi. Un’ottima giornata per fare un bilancio dei regali ricevuti, delle nostre aspettative e un modo per riflettere su noi stessi: buona lettura!

I regali a cui siamo invitati a partecipare nel clima natalizio creano non pochi problemi, specie a chi ha poca fantasia: capita così che la zia lontana ti regali per 8 anni sempre lo stesso maglione (stessa tonalità, così non c’è rischio di confondersi

;)
) e la nonna, per non sfigurare, dia ai nipoti la classica bustina con dentro un po’ di eurini che possono sempre far comodo.

A volte le nostre aspettative vengono pienamente soddisfatte (spesso dalle persone più care, che hanno una conoscenza profonda dei nostri interessi e gusti) , a volte no: ma noi sappiamo veramente quello che vogliamo? A volte capita di ricevere doni inaspettati e di renderci conto che, senza saperlo, la persona ha indovinato esattamente il regalo e noi rimaniamo sbigottiti.

Tutti noi, infatti, crediamo di essere unici, speciali e irripetibili (e, a modo nostro, un po’ lo siamo): ma, alla fine, per quanto possiamo girarci intorno, cerchiamo tutti le stesse cose. A Natale cerchiamo calore, amore, comprensione e felicità, indipendentemente dal nostro livello di cinismo e/o di ipocrisia.

Ma la vita ci porta a crescere, a maturare,  a vedere con occhi diversi obiettivi e sogni: il Natale, per quanto riusciamo a far rivivere le tradizioni, non è più quello che vivevamo da bambini con quella spasmodica attesa dei regali.
Crescendo la vita ci travolge e ci rendiamo conto che, più dei regali, molto spesso la differenza viene fatta dalle persone con cui festeggiamo queste ricorrenze.

I regali, alla fine, sono oggetti che entrano a far parte delle nostre vite per un periodo più o meno breve di tempo: ciò che spesso rimane è il pensiero della persona, le sue parole, i suoi sguardi e i gesti quotidiani. Questo è veramente speciale e rende Natale una festa così intima e irrinunciabile per molti di noi.

Come ogni anno alla carrellata dei doni non è mancato nessuno e, puntualmente, molti sono ricaduti nel clichè dell’anno precedente: chi continuava a fare regali scadenti ha perpetuato l’abitudine anche nel 2010 e chi ha gusto e sentimento ha potuto riconfermare le aspettative che avevo riposto in lui/lei.

Ma alla fine, quando il camino si spegne e gli amici se ne vanno, pieno di carta da regalo accartocciata e di doni sul tavolo da pranzo della sala, mi rendo conto che il regalo più grande è impalpabile, è un’emozione. È l’amicizia della mia compagnia, delle persone che frequentov per uscire a bere qualcosa o per andare al cinema il regalo più prezioso.

La cosa bella di questo regalo è che non si esaurisce con le festività invernali: prosegue tutto l’anno e si rinnova di giorno in giorno, alimentandosi con le nostre esperienze condivise  e con la nostra voglia di divertirci, stare (e crescere) insieme per affrontare con un sorriso i problemi della vita quotidiana.

È difficile trovare persone così speciali, amici che sappiano guardarti dentro senza chiedere nulla, che riescano a capirti con uno sguardo, che riescano ad offrire la loro solidarietà in modo disinteressato, leale e sincero. Sono vere perle rare e il mare non è così grande come crediamo, ma esistono.
Sono persone che condividono una voglia comune di scrivere le loro prossime pagine della vita insieme a me, per continuare a raccontarci e capirci come il primo giorno che ci siamo visti, forse anche di più.

Ringrazio quindi tutti i miei amici speciali, persone che mi hanno regalato grandi emozioni e che non mi hanno mai voltato le spalle: la loro parola e i loro gesti sono stati il regalo più bello che ho ricevuto questo Natale, il bene più prezioso.

Grazie di cuore.

Marco


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