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Feste familiari

Da Desian
Ci sono foto di compleanni nei cassetti di qualsiasi famiglia al mondo. Quella che mi ricordo io è una foto luminosa, su uno sfondo rosso: l'anta d'un armadio.
C'erano bottiglie e bicchieri sul tavolo imbandito, un vassoio pieno di duchesse al prosciutto. E una torta, bianca e marrone, a ciuffi. Un Saint-Honoré.
E coppe di cristallo e spumante e bollicine.
Ma più di tutto, in quella foto, c'è un bambino in braccio che ha appena assaggiato un sorso di quello spumante e, me lo ricordo come fosse ora, dopo un solo attimo d'incertezza (in fondo era la prima volta), il suo viso si allarga in un sorriso straordinario e in un verso di enorme soddisfazione: "aaah!".
Lo spumante era piaciuto.
Il bambino, mio fratello, aveva pochi anni.
Ecco, c'era sempre in quelle occasioni un nonno, una zia un po' matta che si occupava del battesimo del fuoco: far assaggiare per la prima volta un goccio di vino al festeggiato.
Così la festa del compleanno diventava festa doppia, gioia anche degli adulti nel condividere un piccolo piacere con il bambino di turno...
Naturalmente, oggi i nostri tempi sono diversi. Siamo maniacali: niente alcool nemmeno a trent'anni (tanto poi il tempo lo recuperano da sé, alla prima sbronza adolescenziale), niente caffè, anche le bibite gassate centellinate. Niente zucchero, nutella così così. Insomma.
Poi però succede, in una sera di maggio, che anche senza compleanni in vista ci sia da festeggiare perché finalmente il Paese si risveglia, si libera (almeno in parte) di un incubo che era durato troppo.
Abbiamo vinto le elezioni, abbiamo dato una "sleppa" (come si dice a Milàn) al piccolo uomo che ci ritroviamo al Governo.
Dapprima abbiamo spiegato ai pargoli il perché di tanta euforia e poi abbiamo festeggiato: desian è corso a comprare una bottiglia di spumante (per tradizione familiare avevamo bisogno che la bottiglia facesse il botto...), dopocena l'abbiamo stappata e infine abbiamo brindato.
Alla veneranda età di sette e nove anni e mezzo (ben più tardi quindi di mio fratello in quella foto...), i pargoli hanno finalmente potuto assaggiare il primo goccino d'alcool della loro vita.
Per un motivo ben più importante che un semplice compleanno: in fondo, oggi, è il nostro 25 aprile.
La donna grande avrebbe bissato volentieri il suo mezzo centimetro di Moscato d'Asti. Quasi quasi, vista la solennità dell'occasione... No, via: ho saputo trattenermi.
Comunque il brindisi è questo (evviva!):
Feste familiari

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