Feste passate

Creato il 07 gennaio 2011 da Alboino
Con il giorno dell’epifania che tutte le feste porta via, si è concluso almeno per me, questo lungo periodo di “vacanze forzate” dal blog non tanto per abulia quanto per diversi impegni e appuntamenti e frequentazioni dovute a diversi fattori. Al di là degli impegni di lavoro, ad onor del vero scarsi nel periodo delle feste, sono stati i parenti venuti a trascorrere le feste qui in riviera; gli affetti da tener in primo piano, poiché a Natale si è tutti più buoni; qualche escursione limitrofa al borgo in cui vivo; a portar via la grande quantità di tempo avuto a disposizione. Periodo però che non è stato solo intriso di bagordi, abbuffate culinarie e amene spensieratezze ma che ha prodotto comunque determinati interessi.
Si sa Natale è il periodo dell’anno in cui spesso capita di andare al cinema anche se le proposte non sono tutte di altissimo livello, anzi diciamo che è il periodo in cui la programmazione prevede le cose più insulse che il mercato produce. E allora film come “La banda dei Babbi Natale” scarso, scarsissimo al punto da pensare che Aldo Giovanni e Giacomo non hanno più niente di interessante da proporre, “Natale in Sud Africa” il classico cine-panettone ma che almeno non ha pretese di essere chissà che, lo stesso “Che bella giornata” di Checco Zalone visto l’altro ieri che ha il merito di far ridere e di ricordare almeno in parte il mio Sud, sono state le visioni di queste settimane di spensieratezza assoluta.
Non solo cinema ma anche di buone letture devo accennare con il Sandro Veronesi di “XY”, l’Umberto Eco de “Il cimitero di Praga” e lo spassosissimo “Supercafonal” di Roberto D’Agostino tutti letti con avidità e di cui nelle prossime settimane e mesi parlerò più dettagliatamente. Libri, specialmente quello di Eco, che fanno riflettere e discutere ed infatti si è prodotta una accesissima discussione una sera natalizia con i miei cognati sulla validità interpretativa dei Protocolli dei Savi elemento portante dell’intera vicenda narrata da Eco. Ma ha fatto discutere moltissimo anche il “Supercafonal” di D’Agostino, “bibbia” del vivere quotidiano dei potenti nel nostro Paese; al punto che ho pensato di inventarmi una rubrica sullo stesso genere da proporre su questo blog.
Ma la scoperta più interessante in questi giorni di festa, me l’ha procurata la mia nipote prediletta: una quindicenne con studi classici da affrontare ancora per tanti anni e un gruppo di amici che non guarda solo al divertimento puro a se stesso. Bene questa nipote per cui io stravedo mi ha fatto scoprire un genere musicale da me poco conosciuto, il genere “Indie” ma ancor più mi ha fatto conoscere alcuni gruppi o singoli interpreti di cui io non immaginavo nemmeno l’esistenza. Fra tutti cito solo Le luci della centrale elettrica (Vasco Brondi) un cantautore che ormai gira in continuazione sul mio I-Pod con tutti due i suoi lavori in circolazione. Anche di questo spero di poterne parlare con cura più avanti.
Insomma come si può ben capire anche se lontano dal web e da questa mia creatura che è il blog, comunque è stato un periodo natalizio molto nutrito. Potrei continuare a parlare delle passeggiate, delle escursioni, dei presepi visti e di tutte quelle amenità tipiche del Natale ma non lo faccio per non tediare chi legge oltre il dovuto; e comunque con queste brevi note che vogliono essere un report riassuntivo di quello vissuto nell’ultimo periodo si riparte per davvero con il nuovo anno che porterà delle novità anche per questo blog.

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