Quando mia figlia era alle medie, un giorno se ne uscì con l'espressione 'musi gialli'. Alle mie domande, mi rispose che l'aveva sentita a scuola ove era arrivata da poco una bambina cinese.Compresi la sua buona fede ma le feci una capa tanta per farle capire quanto poteva essere cattivo etichettare le persone basandosi sul colore della pelle o sulla religione che seguono.
Ora so di aver fatto male, so che avrei dovuto dirle che effettivamente vi sono grandi differenze tra le razze ed i popoli, che vi è un popolo che festeggia il solstizio d'estate trucidando cani e facendone scorpacciate. Posso, a denti stretti, arrivare a dire che le tradizioni sono una prerogativa di ogni popolo, ma non posso ammettere che queste usanze conservino ancora l'incoscienza e la spietatezza di secoli fa. Potrei, sempre stringendo i denti, tollerare che questa
usanza si sfogasse su appositi allevamenti di cani , come in Italia avviene per quella degli agnelli a Pasqua.
Ma vedere la crudeltà " ACCANITA" sui cani , senza nessun rispetto per la sofferenza di un essere vivente, mi fa gridare " maledetti musi gialli, che vi pigli una dissenteria continua e senza scampo!
A pechino c'è un ristorante che sembra un cesso
ILRISTORANTE IDEALE