Festina lente, ovvero…affrettati con calma

Potrebbe essere il motto per questo mio periodo lavorativo, denso di impegni e di studio.
La Giornata internazionale della letteratura per bambini e ragazzi (2 aprile), la fiera a Bologna appena passata, il Salone Internazionale del libro di Torino che freme alle porte e allora … solo per oggi il Lumachino vi regala una pagina di riflessione sulla storia di un “oggetto” così ergonomicamente perfetto e così “tecnologicamente avanzato”, quale è il ….
“…Ma il libro è sempre libro. E’ affare di storici e sociologi, religiosi e laici, economisti e filologi, collezionisti e commercianti, strittori e artigiani, pittori e piromani. E’ genio distillato e mercatura brutale. Talvolta viene abbandonato sul sedile di un treno, talaltra scambiato, molto spesso rubato – o non restituito, forma meravigliosa di furto senza peccato e senza colpevolezza – oppure al contrario conservato così gelosamente che l’idea di possesso sostituisce lo sguardo. E’ dono elevato a potenza, anche dono di sé e d’altri. Ogni volta le sue fattezze, pur restando identiche, mutano. Qualche volta – non sempre – il libro è anche del lettore!”

P.S. L’immagine che ho postato è estratta da Hypnerotomachia Poliphili, un romanzo ancora tutto avvolto dal mistero, ritenuto, grazie anche alle mirabili xilografie che lo illustrano, il più bel libro della storia della stampa! (come non dar ragione di fronte alla stupenda perfezione tipografica raggiunta da Aldo Manuzio?!)

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