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Si è parlato e discusso spesso sulle attività legate alla promozione della lettura e della cultura, dai piccoli incontri nelle biblioteche ai grandi festival ed eventi nelle grosse città. Si è messo in evidenza la loro influenza positiva sulla società, l’incremento culturale personale e il coinvolgimento emotivo ed educativo che possono avere sulla crescita dei più piccoli. Così per la terza volta, torna a Milano il Festival della Letteratura. La filosofia sarà sempre la stessa: i protagonisti saremo ancora tutti noi, la gente che legge e quella che scrive, coloro che raccontano con la penna, con la voce, col corpo e, naturalmente, tutti quelli che avranno voglia di ascoltare. Dal 4 all’8 Giugno 2014, Milano sarà animata di vivaci attività culturali che daranno vita a quello che da anni continua «a configurarsi come un vero e proprio movimento culturale».
Anche quest’anno, quindi, gli organizzatori – con il solo sostegno di abili e caparbi volontari – si sono rimboccati le maniche e hanno stilato un programma intenso, di cui il direttore artistico Milton Fernàndez ci lascia qualche anticipazione nel sito ufficiale:
«si parlerà di tanti argomenti: razzismo, integrazione, disabilità, resistenza, lingua, sapori, dissapori, arte, cultura, amori e disamori, politica e politicanti; parleremo di musica, di calcio, delle parole dette e di quelle non dette, di lunghe falcate e di gambe corte, di voli pindarici e di quelli veri, del ‘dolore eroico di costruirsi ogni giorno un nuovo paio d’ali’; parleremo di poesia, e dei linguaggi del corpo; dei recinti della mente e dei manicomi criminali, di sguardi dietro le sbarre, di messaggi scritti sul muro, di torti e di diritti, del coraggio delle Mamme, della memoria delle Nonne, della difesa dell’allegria, di una tristezza ‘improvvisamente perfetta’, di mondiali di calcio e di campionati della fantasia.»
Sulla base di queste anticipazioni ammetto che sono andata a sbirciare il programma che potrete trovare qui e ne sono rimasta affascinata. Si aprono le danze, con un laboratorio di murales per bambini dai 5 ai 10 anni, per difendere l’allegria, con materiali cartone di scarto, tempere, pennelli, stracci, secchi d’acqua; procedendo con incontri con autori, editori, fino a importanti testimonianze di detenuti legate al piacere di leggere e scrivere; la potenza della bellezza della lettura, in grado di stimolare una crescita personale e un cambiamento. E ancora poesie, fiabe, laboratori di lettura, mostre di pittura legati ai personaggi letterari e alla forza culturale dell’arte; fino all’inaugurazione della novità dell’anno: il Salone della Piccola Editoria. Si tratterà di «uno spazio aperto a un ambito della vita sociale assolutamente emarginato dai grandi eventi cittadini, quelli proposti dai grandi sponsor, ad uso e consumo della propria voracità; quella editoria dal profilo basso, che non trovate nei grandi magazzini, non legata a questo o a quell’altro gruppo di potere, alla quale vengono spesso tarpate le ali alla nascita, ma che continua a proporre, caparbiamente, il meglio della letteratura mondiale.»
Un succulento programma che non può fare a meno di stimolare l’interesse e la curiosità di tutti, e che spero potrà avvicinare al meraviglioso mondo della Letteratura sia grandi che piccini.
Anche quest’anno, il festival punta in alto, per riempire la città di parole, suoni, giochi, e dare un tocco di colore in più a Milano; riscoprendo attraverso il potere delle parole, dell’arte e della cultura, il piacevole bisogno di sentirsi a casa, e di condividere questi momenti di gioia insieme. Di fronte a questi presupposti non si può rimanere indifferenti, ma dobbiamo essere in grado di lasciarci trasportare dalla fantasia, e imparare a guardare il mondo un po’ come i bambini, per tornare ad apprezzare quelle piccole cose che rendono la nostra vita unica e meravigliosa. E il Festival della Letteratura, è una di queste.