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Festival delle Culture mediterranee

Creato il 27 agosto 2015 da Studioartesia
Festival delle Culture mediterranee

Da venerdì 4 a domenica 6 settembre 2015, ad Andrano, si svolgerà la II edizione del Festival delle Culture mediterranee: tre giornate di teatro, musica, arte e libri all'insegna della cultura del Mediterraneo.

Il Festival delle Culture Mediterranee si aprirà con il dibattito "Le conseguenze del Califfato: cosa cambia nello scacchiere mediorientale e nel Mediterraneo" con Roberto Aliboni, esponente dell'Istituto affari internazionali, Cinzia Nachira, ricercatrice dell'Università del Salento, e Lorenzo Declich, giornalista di Limes rivista italiana di geopolitica.

Modererà l'incontro Domenico Palmiotti, capo della redazione di Taranto de La Gazzetta del Mezzogiorno. Nelle diverse sale del castello Spinola-Caracciolo, invece, sarà allestita una collettiva d'arte: "Le anime del Mediterraneo". Nel fossato del castello, invece, svolazzeranno su degli striscioni le frasi più significative di vita vissuta dagli immigrati ospiti nell'Antica Masseria del Monte a Castiglione d'Otranto, frazione del comune di Andrano.

Sabato 5 settembre verrà presentato il libro "La grande madre. L'eresia di Pantaleone" scritto da Roberta Culiersi e Carlo Chiri. Dialogheranno con gli autori Andrea Colella, direttore della testata Belpaese, e Gianni Bellisario, storico. La presentazione sarà intervallata da momenti musicali dal c antautore Luca Colella. A seguire il Group Alkyon, proveniente direttamente dalla Grecia, si esibirà in una Cultural Dancing. Le musiche del Mediterraneo si mescolano tra le vie del paese per far abbracciare suoni e tradizioni.

Domenica 6 settembre, ultimo giorno del Festival delle Culture Meditarranee, si terrà il dibattito sull'immigrazione "Le madri illuminano il sud del Mondo"con Nunzia Baglivo, coordinatrice di Emergency per il Salento, un referente del Centro Italiano Rifugiati, Stefano Fumarulo, consulente della Commissione Parlamentare Antimafia, e Viviana Matrangola, responsabile di Libera Memoria Internazionale ed autrice della mostra "Abbracci" che ispira la riflessione sulla condizione di donne e bambini che rappresentano circa l'80 per cento della popolazione mondiale di rifugiati che subiscono ogni giorno indicibili violenze e violazioni dei diritti umani.

Il Festival, che vede la direzione artistica di Margerita Franja, si chiude con lo spettacolo teatrale "Andrano si racconta" per la regia di Fabrizio Saccomanno e Fabrizio Pugliese ( Ura teatro) che vede in scena gli stessi andranesi. Si tratta di un laboratorio creativo, giunto alla fase finale del progetto che ha visto coinvolte le diverse associazioni locali. Nelle varie vie del centro storico del paese si potrà tornare indietro nel tempo attraverso antichi mestieri, racconti di guerra, canti popolari. Verrà messa in scena una mescolanza di culture e di tradizioni, di vissuto che rievocheranno un poema di vita.

Festival delle Culture mediterranee
Da venerdì 4 a domenica 6 settembre, un legame forte, indissolubile, quello tra madri e figli. È intitolata "Abbracci" la mostra di Viviana Matrangola che parteciperà al Festival delle Culture Mediteranee.

Viviana Matrangola esporrà, In una delle sale del Castello Spinola - Caracciolo, dodici scatti fotografici rivisitati attraverso la pittura. Sono le donne ed i bambini l'emblema della grave emergenza umanitaria che si sta vivendo nel Mediterraneo. E l'artista ha inteso racchiudere negli abbracci tutta la speranza, unita alla forza, nel gesto più naturale e semplice come atto d'amore. Lo stesso abbraccio che vale e dura una vita anche attraverso i ricordi. Sono Abbracci che accolgono la vita, la difendono, la nutrono. Abbracci che proteggono ed Abbracci in fuga ... in fondo al mare. Le donne rifugiate rappresentano quasi sempre l'unica speranza di sopravvivenza per i propri figli e l'istinto materno è più forte di quello della sopravvivenza. L'espressione del lavoro della Matrangola ha ispirato per lo stesso Festival, che vede la direzione artistica di Margerita Franja, il dibattito sull'immigrazione "Le madri illuminano il sud del Mondo". L'incontro, che si terrà domenica 6 settembre, vede come relatori Nunzia Baglivo, coordinatrice di Emergency per il Salento, Chiara Marangio, psicoterapeuta specializzata in traumi e torture estremi, Stefano Fumarulo, consulente della Commissione Parlamentare Antimafia, e lo stesso architetto Viviana Matrangola, responsabile di Libera Memoria Internazionale.

Sempre nel castello, per la tre giorni del Festival delle Culture Mediterranee - in collaborazione con l'Istituto Culture Mediterranee e del dir. Gigi De Luca - sarà proiettato il videoclip "Solo andata" del Canzoniere Grecanico Salentino. Il video girato nel Salento, a Spiaggiabella, ha visto per la prima volta come protagonista lo scrittore Erri De Luca per la regia di Alessandro Gassman. Lo storico gruppo di musica popolare, con Daniele Durante, ha musicato il testo di una poesia di De Luca. "Solo andata" affronta il problema dell'immigrazione e vede come partner sociale Amnesty International. Nel cast oltre allo scrittore ci sono anche alcuni immigrati che vivono a Lecce.

In altre sale del castello, inoltre, si punterà lo sguardo sulla Siria. Un gruppo di siriani, di artisti e semplici cittadini, hanno voluto rispondere con la creatività alla violenza, al sopruso, alla morte, alla loro condizione di vita. E l'hanno fatto con dei graffiti, raccontando una storia diversa, fatta di dolore, di sopravvivenza, di una società civile matura e consapevole dei propri diritti che ha la volontà di riprendere libertà e dignità di cittadini.

Nel fossato del maniero, invece, svolazzeranno su degli s triscioni le frasi più significative di vita vissuta dagli immigrati ospiti nell'Antica Masseria del Monte a Castiglione d'Otranto, frazione del comune di Andrano. Per terra, vicino all'istallazione che vede la storia di Pabel, saranno lasciti i simboli delle traversate: indumenti, scarpe. La testimonianza di chi è sopravvissuto "al viaggio della speranza" per trovare la via della rinascita, del rifugio, della conquista, è l'asse su cui poggia la vita dei migranti. Tutto, in fondo, parte da lì, da una traversata, per non naufragare nel rantolo della sconfitta. Chi ha letto la disperazione nei propri Paesi, chi ha lasciato la guerra, chi ha respirato odio, si mette in marcia nel flusso della salvezza.

Dopo l'inaugurazione della mostra, nell'atrio del castello Spinola-Caracciolo si svolgerà il concerto di musica classica di arpa e flauto con Nunzia Del Popolo e Elena Borlozzi.

Festival delle Culture mediterranee

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