SLC-CGIL FISTel-CISL UILCOM-UIL FIALS-CISAL SNATER CSS USB
E’ sotto gli occhi di tutti il deludente risultato di questo avvio di gestione : il “ Festival di Sant’Efisio” ha registrato bassissima affluenza di pubblico e conseguenti scarsi incassi di botteghino.
Sul fronte aziendale assistiamo a :
- Nessuna iniziativa sul risanamento del debito.
- Piano programmatico futuro, ignoto persino ai settori che dovrebbero essere parte attiva nella elaborazione.
- Dichiarazione di rilancio dell’attività decentrata ancora priva di fondamento.
- Organici artistici sottodimensionati rispetto ai programmi in cartellone.
- Direttori contestati e riproposti in vesti differenti.
- Nessuna chiarezza in merito ai livelli occupazionali.
- Mancato rispetto degli accordi sottoscritti ( premio di produzione,ferie maturate etc.)
- Relazioni sindacali scorrette con scelte assunte in maniera unilaterale.
Pur consapevoli della situazione debitoria ,non vediamo però, anche alla luce dei recenti incrementi delle contribuzioni FUS e FUR rispetto alle previsioni, nessuna novità sulla pianificazione delle attività del teatro
Vediamo invece una tendenza a ricercare esclusivamente nuove soluzioni per sottrarre risorse ai lavoratori tutti , stabili e precari, e un pericolosissimo atteggiamento di destabilizzazione della organizzazione del lavoro e dell’organigramma che causerà danni irreparabili.
Siamo fortemente preoccupati per la mancanza totale di prospettive e per una gestione che sembra procedere ”a vista” senza un piano strategico organico di rilancio di questa che è l’Azienda di spettacolo più grande della Sardegna.
Invitiamo pertanto il Sovrintendente a sospendere tutte le iniziative non concertate , a render chiara la sua idea di gestione e fornire certezze di interventi sul piano gestionale complessivo.
Nel contempo chiediamo al Presidente ed al CDA da un lato di intervenire affinché l’Azienda sia condotta con trasparenza e nel rispetto dei ruoli , dall’altro un incontro per affrontare tutte le tematiche del Teatro nella sua complessità .
Con la presente si ribadisce lo stato d’agitazione e, in assenza di inversione di tendenza, ci riserviamo di mettere in atto tutte le forme di lotta che reputeremo opportune.
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