Cinque giorni di film, dibattiti, incontri e mostre dedicati alla difesa dei diritti umani.
GIOVEDì 15 OTTOBRE
DHEEPAN di Jacques Audiard, Palma d’oro di Cannes 2015, apre il Festival
Presente il protagonista Antonythasan Jesuthasan
Dheepan di Jacques Audiard (Il profeta; Sulle mie labbra; Un sapore di ruggine e ossa), Palma d’oro di Cannes 2015, apre ufficialmente la seconda edizione del Festival Diritti Umani Lugano, la sera di giovedì 15 ottobre.
Il Festival, con una nuova direzione affidata a Jasmin Basic, già nota per il suo lavoro di programmatrice in numerosi festival in Svizzera ed all’estero, si prepara a offrire dal 14 al 18 ottobre 2015, cinque giorni ricchi di proiezioni ed incontri legati alla difesa dei diritti umani.
Dheepan, racconta la storia di un ex soldato, una giovane donna e una bambina che fingono di essere una famiglia per sfuggire alla guerra civile in Sri Lanka e che finiranno per cercare di costruire una vita assieme in un sobborgo fuori Parigi. Jacques Audiard ha saputo fornire un ritratto realistico e per nulla scontato di temi come l’immigrazione, la violenza e l’animo umano. Il film uscirà in Ticino e in Italia a fine ottobre.
La serata inaugurale prevede la presenza eccezionale dell’attore principale del film Antonythasan Jesuthasan, ex membro dell’organizzazione delle Tigri di liberazione del Tamil Eelam da cui si separò per questioni di disaccordo politico, chiedendo in seguito l’asilo politico in Francia, dove parallelamente a lavori saltuari in ristoranti o in supermercati, si dedica con successo alla scrittura sotto lo pseudonimo di Shobasakthi. Gorilla, il suo primo romanzo, viene pubblicato nel 2001, e racconta il suo passato nelle Tigri. Il suo secondo libro, Traitor, evoca la violenza ed i massacri dei prigionieri perpetrati dal governo dello Sri Lanka. Dheepan é anche la storia della sua vita.
LA CERIMONIA D’APERTURA – IL POPOLO ERITREO
La seconda edizione del Festival ha scelto di dedicare due momenti di attenzione e riflessione: la serata inaugurale sarà l’occasione per rendere omaggio al popolo eritreo, al cui drammatico esodo, reso inevitabile da un regime totalitario dei più violenti mai ricordati, il Festival Diritti Umani Lugano si rivolge con particolare attenzione.
Nell’ambito della dedica al popolo eritreo sono stati invitati a portare la loro testimonianza alcuni rappresentanti e militanti della comunità eritrea presente in Svizzera ed in Italia:
Alganesh Fessaha, attiva come medico in Italia da più di 30 anni e presidente della ONG Gandhi attiva nel portare aiuto ai profughi eritrei.
Fana Asefaw, capo-medico al centro di psichiatria infantile della clinica Clienia Littenheid, Zurigo.
Padre Mussie Zerai, fondatore e presidente dell’agenzia Habeshia per la Cooperazione allo Sviluppo, è tra i candidati al Premio Nobel per la Pace.
Keshi, ex maestro e direttore di scuola in Eritrea, ha salvato la vita di molti minorenni ed ora abita e lavora in Ticino.
LA CERIMONIA DI CHIUSURA – RAIF BADAWI
Altra causa ed oggetto della dedica del Festival è la vicenda del blogger, giornalista e scrittore saudita Raif Badawi, divenuto emblema della lotta per la libertà di espressione e di informazione.
Raif Badawi è attualmente detenuto in Arabia Saudita e condannato a 1.000 frustate e 10 anni di prigione.
Durante la cerimonia di chiusura del Festival, la sera di domenica 18 ottobre, attraverso un collegamento via Skype, Ensaf Haidar, moglie di Badawi, porterà la testimonianza della lotta portata avanti dal marito e da lei, che insieme ai tre figli ha trovato rifugio in Canada.
La partecipazione di Ensaf Haidar permetterà di dare voce all’ingiustizia subita dal marito ed alla mancanza di libertà d’espressione presente nella nostra società. In collaborazione con Amnesty International Svizzera.
LIBERTA’ DI INFORMAZIONE – IL VISUAL DEL FESTIVAL
L’attenzione alla libertà di informazione e stampa, è tema particolarmente caro all’edizione 2015 del Festival Diritti Umani Lugano che ha scelto come visual della manifestazione uno scatto del fotografo croato Nikola Šolić.
Un’immagine significativa e simbolica che esprime il dissenso nei confronti della violazione dei diritti. La fotografia di Šolić, scattata a Zagabria nell’autunno 2008, si riferisce ad un periodo in cui l’opinione pubblica croata e la stampa si mobilitò nei confronti di una crescente violenza e ingerenza da parte di poteri criminosi. Nella foto una scena tratta da una mobilitazione di giornalisti, tra i quali molti di loro vittime di intimidazioni: scegliendo di mettersi simbolicamente dello scotch rosso sulla bocca, i manifestanti lanciano un messaggio esplicito contro ciò che più lede i diritti di ogni cittadino ed esprime un esempio di lotta per il diritto di espressione.
IL FESTIVAL IN BREVE
Il Festival Diritti Umani Lugano riafferma il suo intento nel perseguire un programma intenso ed appassionato, proponendo film in prima ticinese o svizzera, di forte interesse cinematografico e tematico. Attraverso i dibattiti si ribadisce inoltre la volontà di creare una tribuna libera ed un luogo di discussione in presenza di registi, relatori e moderatori nazionali ed internazionali.
Accanto alla programmazione per il pubblico, Il Festival prevede una nutrita selezione di film ed incontri proposti alle scuole del territorio attraverso il programma giovani, che sarà reso noto a metà settembre.
Il mercoledì 14 ottobre, si terrà il programma complementare di film e dibattiti in inglese, organizzato in collaborazione con l’Istituto universitario Franklin University Switzerland, presso cui si svolgeranno le proiezioni ed il forum anglofono.
Il programma completo e gli ospiti saranno resi noti in conferenza stampa giovedì 1 ottobre, presso il CineStar di Lugano alle ore 11.00.
INFORMAZIONI GENERALI
I luoghi del Festival saranno il Cinema multisala CineStar di Lugano e la Franklin University Switzerland, Lugano.
Le informazioni sull’attività del Festival si trovano sul sito www.festivaldirittiumani.ch .
Idee e suggestioni sul Festival e tematiche legate ai diritti umani nel mondo sulla pagina fb https://www.facebook.com/FestivalDirittiUmani.ch