Si è conclusa ieri sera, sabato 25 ottobre, la nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, l’ultima che ha visto come direttore artistico Marco Müller, dopo tre anni di mandato nei quali ha cercato ogni volta di offrire una diversa caratterizzazione identificativa alla kermesse capitolina, fino al recente ritorno alle origini (“festa”), con il pubblico chiamato a premiare i film di tutte le linee di programma della Selezione Ufficiale: Cinema D’Oggi, Gala, Mondo Genere, Prospettive Italia. I riconoscimenti più importanti sono stati quindi assegnati in base alle preferenze espresse dagli spettatori all’uscita dalle sale (attraverso la App, il sito ufficiale del Festival e nei foyer delle sale Santa Cecilia, Sinopoli e Petrassi, presso l’Auditorium Parco della Musica e il punto voto situato nel Villaggio del Cinema). Oggi, domenica 26 ottobre, il Festival prosegue con le repliche dei film premiati. Di seguito, il palmarès:
Stephen Daldry (rainews.it-Ansa/Stringer)
Premio del Pubblico BNL | Gala: Trash (Stephen Daldry). Premio del Pubblico | Cinema d’Oggi: Shier gongmin / 12 Citizens (Xu Ang). Premio del Pubblico | Mondo Genere: Haider (Vishal Bhardwaj). Premio del Pubblico BNL | Cinema Italia (Fiction): Fino a qui tutto bene (Roan Johnson). Premio del Pubblico | Cinema Italia (Documentario): Looking for Kadija (Francesco G. Raganato).
Premio TAODUE Camera d’Oro alla migliore opera prima: tutte le opere prime di lungometraggio presenti nelle diverse sezioni (Selezione Ufficiale e Sezioni Autonome e Parallele) hanno concorso all’assegnazione di questo riconoscimento. La giuria presieduta da Jonathan Nossiter (regista) e composta da Francesca Calvelli (montatrice), Cristiana Capotondi (attrice), Valerio Mastandrea (regista, attore, produttore) e Sydney Sibilia (regista) ha assegnato il Premio TAODUE Camera d’Oro alla migliore opera prima a: Andrea Di Stefano regista di Escobar: Paradise Lost (Gala); Laura Hastings-Smith produttore di X+Y di Morgan Matthews (Alice nella città); Menzione speciale: Last Summer di Lorenzo Guerra Seràgnoli (Prospettive Italia).
Premio DOC/IT al Migliore Documentario italiano- La giuria presieduta da Federico Schiavi (produttore) e composta da Valeria Adilardi (produttrice), Mario Balsamo (regista), Ilaria De Laurentiis (montatrice) e Paolo Petrucci (regista e montatore) ha assegnato il Premio DOC/IT al Migliore Documentario italiano a: Largo Baracche di Gaetano Di Vaio (Prospettive Italia)- Menzione speciale: Roma Termini di Bartolomeo Pampaloni (Prospettive Italia).
Premi collaterali






