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Festivaletteratura e dintorni

Creato il 07 settembre 2010 da Alboino
Festivaletteratura e dintorni
E’ la settimana di “Festivaletteratura” giunto ormai alla quattordicesima edizione che inizia domani a Mantova e durerà sino a domenica prossima. Bene o male nelle tredici edizioni precedenti sono stato sempre presente e il festival rappresentava un punto fermo nei miei interessi di lettore. Oggi purtroppo non è più così. Questa edizione di “Festivaletteratura” mi pare essere una edizione sottotono. Basta spulciare il programma per accorgersi di come di letteratura vera e propria ce ne sia poca in 225 eventi e ancor più pochi gli scrittori di grande interesse. Insomma siamo lontani dagli anni d’oro di questa manifestazione che ha avuto il merito di far emergere raduni di interesse culturale in tutto il Paese. Mantova e Festivaletteratura viaggiano ormai su binari di “sperimentazione culturale” lasciando ad altri il compito di trattare di letteratura vera e propria e nello specifico penso a “Pordenone legge” diventato ormai per importanza di scrittori e libri proposti il miglior evento del genere.
Quest’anno a Mantova si parlerà molto di biodiversità, di fisica, di scienze, di maghi e angeli, di religione, ecc. ma poco, pochissimo di letteratura, gli scrittori veri e propri, quelli che non sono inutili, sono veramente pochi: fra gli stranieri c’è Amos Oz, c’è il “mitico” Hanif Kureishi e due scrittrici eccezionali come Zadie Smith e Ali Smith, la riproposta di Azar Nafisi (poco, pochissimo negli ultimi tempi), Vidiadhar Naipaul, il sempreverde Frederick Forsyth, la celebrata Helena Janeczek, Edmund White e il premio Nobel Seamus Heaney; fra gli italiani degni di nota poi si conta la sola Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, il poeta Valerio Magrelli, Maurizio Maggiani, Corrado Augias, Domenico Starnone e pochissimi altre eccellenze. Veramente un deserto in 225 eventi che parlano di tutto (ed è un “tutto” veramente interessante) ma poco di letteratura.
Personalmente un salto a Mantova domani e dopodomani lo farò lo stesso, tanto per capire l’aria che si respira e assistere almeno agli eventi di Amos Oz e Zadie Smith, a quello di Marcello Veneziani ma soprattutto per incontrare un amico di sempre Hanif Kureishi. Poi altri impegni (ah l’amore, l’amore!!!) mi porteranno in giro attraverso l’Italia: Venezia e il Festival del Cinema (promessa fatta già l’inverno scorso all’amata donna) e poi giù fino al centro del mondo: Roma e le sue proposte sempre inesauribili per un quattro giorni di pura goduria.
Otto giorni immersi in tutte le sfere dello spettacolo e della cultura, ma soprattutto otto giorni da dedicare interamente al mio amore.

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