23 Febbraio 2013 ore 4.30 a.m.
Suona la sveglia, ci metto un po’ a capire che è proprio la mia sveglia e ci metto ancora di più a capire che sta suonando proprio per me. Vero, devo partire per Milano e con i mezzi pubblici duecento chilometri si trasformano in quattro ore di viaggio, se non di più. A Cinisello Balsamo si tiene il Festival Tra le Righe, dedicato alla piccola e alla media editoria indipendente: io collaboro da qualche mese con una giovane casa editrice e dunque sarò presente.
Le varie fiere del libro mi sono sempre piaciute ma fino a qualche tempo fa non ero un’assidua frequentatrice perché io i libri se li vedo li devo avere: anche se non riesco a trovare nulla che attiri la mia attenzione esco sempre con qualcosa tra le mani, e ora sto cercando di frenare il mio shopping compulsivo.
23 Febbraio 2013 ore 10.00 a.m.
Arrivo a Cinisello Balsamo, a dieci minuti circa dal centro di Milano, e mi ritrovo davanti al Centro Culturale IlPertini, inaugurato nel Settembre del 2012. Che dire? Dall’esterno l’edificio già si presenta bene, con un insieme di vetrate ad illuminare l’ambiente esterno, e all’interno l’impressione non cambia: le numerose finestre – oltre ai lati completamente vetrati – rendono l’illuminazione interna adatta ad una così grande biblioteca; il bianco è il colore che spicca sugli altri e dona ai cinquemila metri quadrati suddivisi in quattro piani una grande sensazione di calma e silenzio; gli spazi lettura sono comodi ed accoglienti con moderne poltrone così come gli interi spazi dedicati esclusivamente ai più piccoli. All’ingresso leggo le varie iniziative che solitamente si svolgono al suo interno mentre il valore della biblioteca di per sé si nota dal numero considerevole di libri (ma anche cd musicali) che si trovano sugli scaffali – per altro mobili proprio per poter creare in base agli eventi nuovi spazi interni.
23 Febbraio 2013 ore 10.15 a.m.
Arrivo allo stand dell’editore e scopro che per ogni piano una piccola stanza è stata dedicata al Festival. Penso subito che così la situazione si presenta alquanto dispersiva, soprattutto per i curiosi che entrano e sbirciano nell’attesa di altro. Magari mi sbaglio, in fondo è solo il secondo giorno e quasi ovunque la vera affluenza inizia a notarsi solo nel pomeriggio del Sabato.
Sabato in effetti si rivela per me una giornata effettivamente piacevole grazie alla compagnia, mentre per quanto riguarda l’afflusso, seppure non nullo, non mi stavo sbagliando per nulla. Insomma, i curiosi ci sono ma non sono forse i veri lettori e qualcuno si lamenta anche perché il rumore che una fiera qualsiasi genera lo distrae dalla lettura in biblioteca – e così via. Il meteo certamente non è dalla nostra parte, sta iniziando a nevicare, però misembra strano che da Milano non sia proprio venuto nessuno: l’entrata è gratuita e IlPertini dista solo dieci fermate di metropolitana dal centro del capoluogo lombardo. Inizio a pensare che l’evento sia stato pubblicizzato male. Inizio a sentire i malumori degli editori e qualcuno, mestamente, saluta e se ne va.
Quanti curiosi ho visto? Parecchi. Quanti lettori ho visto? Molti. Nonostante questo pochi sono passati tra i banchi degli editori e pochi si sono soffermati a guardare i libri. Però c’è ancora l’intera giornata di Domenica e spesso è la giornata che si rivela più piena. Fuori nevica e nevica. E continuerà a nevicare.
24 Febbraio 2013 ore 08.00 a.m.
Suona la sveglia, non sono pronta per un’altra giornata e mi giro nel letto, sperando che nessuno venga a svegliarmi. Le favole però non esistono e qualcuno mi sveglia davvero. La nota positiva della giornata è l’immensa colazione a buffet dell’albergo. Indovinate cosa scende dal cielo? La neve. Pensare che io vivo in un luogo dove nevica parecchio di solito ma non ricordo di aver mai visto così tante ore di neve e nient’altro che neve. Non potrei raccontare molto di questa giornata perché non ricordo sia successo nulla: pubblico mancante, organizzazione mancante, pubblicità mancante. Insomma mancava qualunque cosa, c’erano solo gli editori sempre più scontenti.
Per i piccoli e medi editori le fiere del settore sono importanti, non solo per le vendite in loco ma soprattutto per mostrarsi davanti ai lettori, avendo spesso difficoltà nell’essere presenti nelle librerie. La partecipazione ad una fiera è una scommessa spesso ma rappresenta una spesa e, indipentemente dalle vendite – come detto sopra – è fondamentale la presenza del pubblico. Probabilmente il Centro Culturale IlPertini non è la struttura adatta, e non per spazio, bensì perché ospita già un numero considerevole di opere che il pubblico può leggere gratuitamente. Non è vero che in Italia i lettori sono pochi, il problema è forse rappresentato dal numero ormai sconsiderato di opere sul mercato. Una fiera bocciata (non c’è motivo di nasconderlo) anche a causa di un’organizzazione che non è stata in grado di rispettare le aspettative: quattro piani di libri in cui gli editori venivano ospitati in piccole stanze, senza alcuna indicazione sulle direzioni da seguire per gli ospiti, e senza un responsabile che potesse per primo ricevere critiche da parte di chi in questa fiera ha investito. O forse il responsabile era quel signore che si è presentato alle ore 17.00 della Domenica pomeriggio? Un po’ tardi direi.
I libri sono vivi, così come l’editoria emergente. E’ compito di tutti gli addetti però aiutare i piccoli a crescere: scrittori, editori, collaboratori e organizzatori di fiere.
Volete visitare IlPertini? Scoprirete un’enorme biblioteca in grado di ospitare anche lacd musicali.
Volete partecipare al prossimo Festival Tra le Righe? Onestamente non ve lo consiglierei.