Per Ilaria Salzano, autrice dell’articolo di Repubblica.it Obesi al volante – l‘auto cambierà così, “uno studio inglese dimostra [non "prevede", n.d.m4p] che le persone in sovrappeso saranno sempre di più”. Per lei “servono modifiche importanti, dalla spaziatura dei pedali all’apertura dello sportello” delle automobili, non certo passare a stili di vita più sani, che poi Ronald McDonald s’incazza.
Ma ancora una volta la fregola d’avidità dell’uomo è un freno a evoluzione e selezione naturale: “Il settore automotive così è già in allarme: se è vero che le persone oversize sono una bella gatta da pelare è pur vero che risultano essere già ora un buon bacino di utenti pronti a spendere. Le Case già stanno iniziando a guardare oltre, offrendo prodotti per tutti”. Ai paladini del “vorrei vedere te” mi viene da dire che non è certo essendo accondiscendenti che si risolve un problema come questo.
Sempre secondo la ricerca 4 donne britanniche su 10 che al momento non soffrono di problemi del genere saranno in sovrappeso, mentre le altre 6 diventeranno anoressiche o bulimiche a causa del panico suscitato dall’articolo, per poi essere divorate dalle prime 4.
Honda adatta le poltrone ergonomiche, Mercedes rafforza le maniglie, Porsche permette un’ampia regolazione del volante e la FIAT mette il Ducato tra le city car. Scordiamoci il futuro con le macchine che volano, insomma, probabilmente ce ne aspetta uno molto simile a quello di WALL•E. Per quanto riguarda l’argomento più in generale invece, nessuno che parli di cose davvero interessanti per tutti, del tipo: quando muore un obeso, quali sono forme e dimensioni di bara e loculo? E per la cremazione come si procede? Riaprono i campi di concentramento o l’inceneritore di Acerra è sufficiente? Il protocollo di Kyoto cosa dice a riguardo delle emissioni? Domande che resteranno senza risposta, sepolte da quintali e quintali di politically correct…
i’m leavin’ it®.
-m4p-
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