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Fiaba

Creato il 07 gennaio 2012 da Renzomazzetti
Foto Alvaro:Vanda,Brunetta,Sabatino.

Foto Alvaro:Vanda,Brunetta,Sabatino.

L’antica schiavitù, modificata solamente nella forma e a danno dello schiavo, esiste ancora di fatto nel seno delle società moderne, anche di quelle più progredite; ma esiste in contraddizione con l’idea ed il sentimento di un diritto irremovibilmente stabilito nella ragione pubblica e nella coscienza universale. Questa contraddizione fra il fatto e il diritto, che tende a trasformare il fatto per armonizzarsi con lui, ed il fatto che resiste a questa trasformazione, è la causa reale del disagio, del disordine, della segreta inquietudine e della guerra intestina che agita oggi il mondo. Servo nell’ordine domestico, nell’ordine civile, nell’ordine politico, il popolo è tormentato dal bisogno d’affrancarsi, per rendere sicura la propria vita con una migliore organizzazione del lavoro ed una più giusta distribuzione dei suoi frutti, per risalire alla dignità di uomo, per conquistare i diritti di cittadino. La grande rivoluzione, che si opera sotto i nostri occhi, non ha altro motivo e altro scopo, e nulla la fermerà finché questo scopo non sarà raggiunto. Dio vuole ciò che il popolo vuole; infatti il popolo vuole la giustizia, l’ordine essenziale, eterno, il compimento nell’umanità di queste sublimi parole di Cristo: ”Che essi siano uno, Padre mio, come tu ed io siamo uno!”. La causa del popolo è perciò la causa santa, la causa di Dio: dunque trionferà. Ma, perché trionfi più in fretta, con un minimo di disordini inutili e di sofferenze vane, il popolo deve prima stringere il legame morale, da cui nascel’unità, con la rinuncia di ciascuno per tutti, con il completo sacrificio di sé, che è la radice stessa del dovere ed il suo pieno adempimento. Dopo questo , deve comprendere che, per affrancarsi nell’ordine domestico, deve prima esser libero nell’ordine civile, e che l’affrancamento civile è connesso a quello politico. Libero politicamente, recupererà senza ostacoli le altre sue libertà; con la cooperazione alla formulazione della legge, con il pacifico esercizio della sua sovranità onnipotente, effettuerà i miglioramenti d’ogni genere, economici, civili, che egli stesso giudicherà attualmente praticabili. Ora, la questione politica si risolve in quella della riforma elettorale, di una riforma larga, completa, che non poggi né sul principio ignobile e corruttore del censo, né su categorie arbitrarie, né su sciocchi presupposti di capacità, ma sul diritto stesso inerente all’uomo ed al cittadini; perché allora nessuno sarà spogliato della sua libertà essenziale, della parte che gli appartiene nella sovranità nazionale; allora soltanto la schiavitù moderna sarà realmente abolita. Questo giorno di giustizia e di pace, questo giorno che sarà benedetto dall’umanità futura, che essa celebrerà nei suoi canti sacri, giungerà senza che nessuno possa impedirlo, ma dipende da noi l’affrettarlo. I nostri sforzi siano unanimi, perseveranti, niente ci stanchi né ci scoraggi, né la resistenza d’alcuni, né l’inerzia di molti altri, e presto si farà la luce, e l’astro che il genere umano attende, che auspica con i suoi voti, che le sue ferme speranze salutano, infiammerà gli stagnanti vapori all’orizzonte. (Finale tratto da: La schiavitù moderna di Félicité Robert de Lamennais).

 

F  I  A  B  A

Uno spettro si aggira per l’Europa

lo spettro del comunismo.

Tutte le potenze della vecchia Europa

hanno formato una santa alleanza

per dare una caccia spietata a questo spettro,

il papa e lo zar, Metternich e Guizot,

i radicali francesi e i poliziotti tedeschi.

E’ tempo ormai che i comunisti

espongano apertamente davanti a tutto il mondo

il loro modo di vedere, i loro scopi, le loro tendenze,

e che alla fiaba dello spettro del comunismo

contrappongano un manifesto del partito.

La borghesia si è infine,

col costituirsi della grande industria

e del mercato mondiale,

impadronita in modo esclusivo della podestà politica

nel moderno Stato rappresentativo.

Il potere politico dello Stato moderno

è solo un comitato che amministra

gli affari comuni di tutta la classe borghese

immergendo il tutto nell’acqua gelida del calcolo egoistico.

Ha risolto la dignità personale

in un semplice valore di scambio;

e alle molte e varie libertà

ben acquisite e consacrate in documenti,

essa ha sostituito una sola e unica libertà priva di scrupoli:

il Libero Scambio.

In una parola, al posto dello sfruttamento

velato da illusioni religiose e politiche,

ha messo lo sfruttamento aperto,

senza pudori, diretto e brutale.

La borghesia ha spogliato dalla loro aureola le professioni,

che fino allora erano considerate onorevoli e degne di rispetto.

Essa ha fatto del medico, del giurista, del prete, del poeta,

dello scienziato i suoi salariati.

La borghesia ha strappato

il velo di tenero sentimentalismo

che avvolgeva i rapporti di famiglia

e li ha ridotti a un puro rapporto di denaro.

-Karl Marx, Friedrich Engels-

(Piccola parte tratta da:Manifesto del Partito Comunista)

 


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