Nel corso del tempo, ho denunciato più volte le posizioni islamofobe e turcofobe di Fiamma Nirenstein: vice-presidente della Commissioni esteri della Camera dei deputati – quindi, una carica di una certa rilevanza – ma da sionista militante interessata più che altro a difendere gli interessi dello stato di Israele, in modo sfacciato e sguaiato.
C’è una novità positiva, l’ha resa nota lei stessa: non verrà ricandidata, si stabilirà in Israele e tornerà a fare la “giornalista” (l’informazione e la propaganda non sono proprio la stessa cosa).
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