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Fiast: Belcaro, Rilanciare l'animazione per un turismo di qualità
Creato il 05 febbraio 2011 da Fiorelone
Fiast: Belcaro, Rilanciare l'animazione per un turismo di qualità
“Dare una vera identità alle imprese di animazione” questa è la priorità per la Fiast, la Federazione delle Imprese di Animazione e di Servizi Turistici, espressa dal neo-Presidente Salvatore Belcaro nel corso dell’assemblea elettiva che si è svolta lo scorso 3 febbraio presso il Palazzo Confesercenti a Roma.
Forte è il bisogno di un maggiore riconoscimento del valore dell'animazione turistica da parte delle altre categorie, ha spiegato Belcaro, perché “il peso dell’animazione nel ricordo della vacanza è forte, se non ti diverti non conservi un buon ricordo della struttura”.
Se in altri paesi d'Europa, come Francia e Spagna, “il discorso dell’animazione è già entrato nel pieno del mondo turistico" ha sottolineato Claudio Albonetti, Presidente di Assoturismo Confesercenti, in Italia bisogna fare altrettanto "e capire che l’animazione è un soggetto fondamentale per un prodotto turistico di qualità".
L’assemblea è stata anche l’occasione per mettere a fuoco i problemi più urgenti della categoria in vista dell’elezione della Presidenza Nazionale che si svolgerà il prossimo 18 febbraio alla BIT di Milano.
Tre i punti chiave toccati durante gli incontri con i funzionari degli uffici tecnici della Confesercenti durante la mattinata: la contrattazione collettiva per il settore, gli aspetti fiscali delle imprese di animazione turistica e l’accesso al credito. “In questo momento – ha spiegato Belcaro – il pensiero comune di tutte le imprese di animazione è quello di abbattere il costo fiscale e l’IRAP, una tassa che su di noi incide in maniera pesante”.
La gestione contributiva degli animatori si intreccia, per le imprese che offrono animazione, con una contrattualistica adeguata al ruolo. Gli animatori turistici, spesso giovani tra i 28 e i 25 anni, rientrano nel fondo contributivo Enpals.
Ma, ricorda Belcaro “spesso per queste figure non si può parlare di grosse professionalità, perché spesso si tratta della prima occasione di lavoro per un giovane”.
Una delle prospettive in fase di studio, nei tavoli di lavoro che verranno istituiti in Confesercenti, è la possibilità di utilizzare anche contratti di formazione/lavoro o dei contratti di apprendistato in linea con i contratti collettivi nel terziario, al fine di garantire alle imprese del settore un minor aggravio fiscale.Misure che intendono far fronte a un periodo di crisi senza dover tagliare un’occupazione in calo generalizzato. La parola d’ordine è flessibilità per far sopravvivere un settore importante dell’industria turistica.
a cura di Daniele Di Giovanni
“Dare una vera identità alle imprese di animazione” questa è la priorità per la Fiast, la Federazione delle Imprese di Animazione e di Servizi Turistici, espressa dal neo-Presidente Salvatore Belcaro nel corso dell’assemblea elettiva che si è svolta lo scorso 3 febbraio presso il Palazzo Confesercenti a Roma.
Forte è il bisogno di un maggiore riconoscimento del valore dell'animazione turistica da parte delle altre categorie, ha spiegato Belcaro, perché “il peso dell’animazione nel ricordo della vacanza è forte, se non ti diverti non conservi un buon ricordo della struttura”.
Se in altri paesi d'Europa, come Francia e Spagna, “il discorso dell’animazione è già entrato nel pieno del mondo turistico" ha sottolineato Claudio Albonetti, Presidente di Assoturismo Confesercenti, in Italia bisogna fare altrettanto "e capire che l’animazione è un soggetto fondamentale per un prodotto turistico di qualità".
L’assemblea è stata anche l’occasione per mettere a fuoco i problemi più urgenti della categoria in vista dell’elezione della Presidenza Nazionale che si svolgerà il prossimo 18 febbraio alla BIT di Milano.
Tre i punti chiave toccati durante gli incontri con i funzionari degli uffici tecnici della Confesercenti durante la mattinata: la contrattazione collettiva per il settore, gli aspetti fiscali delle imprese di animazione turistica e l’accesso al credito. “In questo momento – ha spiegato Belcaro – il pensiero comune di tutte le imprese di animazione è quello di abbattere il costo fiscale e l’IRAP, una tassa che su di noi incide in maniera pesante”.
La gestione contributiva degli animatori si intreccia, per le imprese che offrono animazione, con una contrattualistica adeguata al ruolo. Gli animatori turistici, spesso giovani tra i 28 e i 25 anni, rientrano nel fondo contributivo Enpals.
Ma, ricorda Belcaro “spesso per queste figure non si può parlare di grosse professionalità, perché spesso si tratta della prima occasione di lavoro per un giovane”.
Una delle prospettive in fase di studio, nei tavoli di lavoro che verranno istituiti in Confesercenti, è la possibilità di utilizzare anche contratti di formazione/lavoro o dei contratti di apprendistato in linea con i contratti collettivi nel terziario, al fine di garantire alle imprese del settore un minor aggravio fiscale.Misure che intendono far fronte a un periodo di crisi senza dover tagliare un’occupazione in calo generalizzato. La parola d’ordine è flessibilità per far sopravvivere un settore importante dell’industria turistica.
a cura di Daniele Di Giovanni
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