I tentacoli della piovra hanno circondato Milano, quella che un tempo si chiamava ” Milano tutta da Bere” oggi è una Milano infiltrata. Almeno 4 locali della movida meneghina e anche bar alla moda, ristoranti, tabaccherie e perfino la società che fornisce alcolici alle principali discoteche (Milano Beverages) sono gestiti da Cosa Nostra. A controllare il tutto sarebbe il clan dei palermitani Fidanzati, che da dietro le quinte controlla i ‘discepoli’, gli affiliati che fanno da prestanome.E’ il boss Guglielmo Fidanzati ad essere il vero padrone di discoteche come il Luminal o il Caffè Solaire. Ma chi è Fidanzati? Ebbene è un palermitano di 62 anni figlio del notissimo Gaetano Fidanzati, boss del quartiere Arenella e Acquasanta, affiliato ai corleonesi, la sua latitanza per traffico di droga è finita nel 2009. Che Guglielmo, figlio di Gaetano, gestisca le notti milanesi lo dicono le intercettazioni ma anche i diversi pentiti.
La prima a dare un contributo all’inchiesta grazie al suo ruolo nell’organizzazione è stata la compagna del boss, P.T. Era lei, secondo l’accusa, «che si occupava degli aspetti contabili e fiscali delle società del gruppo, nonché di riferire alle persone di volta in volta interessate, le direttive impartite da Fidanzati in ordine alle attività da svolgere». COsa nostra gestiva bar e ristoranti,il Moscati e il bar ristorante Ricci, di questo ne siamo certi. Era rispettato e temuto, Fidanzati. P.T., spiega anche come sia venuta a conoscenza della collaborazione di Michele Cilla per tutte le operazioni finanziarie e per fare funzionare i locali notturni. In cambio Cilla aveva chiesto la ‘protezione’ di Fidanzati per “calmare” i pizzari calabresi che da Torini pretendevano “prestiti”.Sembra che i calabresi alla ricerca di denaro abbiano più volte minacciato il Cilla e, maggio 2010 un gruppo di calabresi si era “materializzato” al Cafè Solaire aveva prelevato Cilla e addirittura lo avava caricato in macchina. Fidanzati, avvisato, era intervenuto per salvarlo. Stessa cosa è accaduta con l’ex proprietario del locale Ricci costantemente taglieggiato da Giancarlo Lombardi.Le infiltrazioni poi continuerebbero anche in altri locali come il «barristorante Ricci e il Ricci light»l’Open Plaza, il Fox River e il Cristal. In tutto questo vi sarebbe buona partecipazione di Michele Cilla, che non è farina da fare ostia, infatti è si lo storico gestore del bar Bianco, coinvolto per corruzione anche nell’inchiesta sulle licenze facili del Comune. Insomma Cilla risulta in diverse inchieste per truffa.
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