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Fiducia al governo Letta mentre l’Italia affonda

Creato il 04 ottobre 2013 da Marco Oriolesi @Ideea5Stelle
Fiducia al governo Letta mentre l’Italia affondaIl governo Letta–Napolitano ha ottenuto la fiducia, mentre l'Italia affonda come il Titanic.
L’iceberg “Berlusconi” si è sgretolato
grazie all’appoggio convinto dei “responsabili” della destra, come Giovanardi e Formigoni, noti ammiratori dei miti della sinistra.
Ora il governo può continuare tranquillo verso un roseo futuro per regalare all’Italia le riforme che aspetta:
  1. Non modifica della legge elettorale. Urgente ed importante da tre anni, è stata puntualmente disattesa da ogni governo.
  2. Aumento della pressione fiscale alle imprese. Per onestà va detto, che qualcosa il governo Letta ha già fatto: ha aumentato l’Iva, ha cambiato nome all’Imu e si appresta, con la Tares a triplicare la vecchia Tarsu.
  3. Non abolizione dei privilegi della casta. E’ già stato spiegato che diminuire le pensioni d’oro è incostituzionale e non ha niente a che vedere con la diminuzione delle normali pensioni dei poveri cittadini. Quest’ultima diminuzione invece si può fare, magari, come insegna la Fornero, piangendo lacrime di coccodrillo.
  4. Non diminuzione dei maxi stipendi statali. Fissare il limite di 10.000,00 euro al mese per i nostrani top manager pubblici, importo pari o superiore alla media europea, è impossibile. Si correrebbe il rischio di una fuga di cervelli devastante per la più grande ed organizzata burocrazia del mondo.
  5. Non riforma del lavoro. Dopo sei mesi di duro impegno, si è finalmente raggiunta la soglia del 40% di disoccupazione giovanile.
  6. Nel programma sono presenti altre “non cose” come l’abolizione dei finanziamenti pubblici ai partiti ed ai giornali, ma su questi punti il Governo è sempre stato di una fermezza esemplare: non si toccano!
I sorrisi di soddisfazione di Letta ed Alfano, fondatori ufficiali del partito unico, hanno dato il via ai festeggiamenti e si è brindato ai traguardi futuri con fiducia e speranza.
Peccato alla festa non siano state invitate le 50.000 imprese che quest’anno hanno chiuso, le 150.000, che sono sul punto di farlo, ed i milioni di italiani che, nel giro di pochi anni, sono passati da essere ceto medio a ceto povero.
L’Italia sta affondando. I suoi comandanti Letta, Alfano e Napolitano annunciano ai passeggeri di stare tranquilli e di ritornare nelle cabine per non creare confusione. Italiani, il peggio è passato, si vedono i segnali di ripresa, stiamo lavorando responsabilmente per voi.
Intanto sul ponte del Titanic l’orchestra suonava.

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