2011 | fluid audio
acoustic tale 1 (introduction) | acoustic tale 2 | acoustic tale 3 | acoustic tale 4 (with danny norbury) | acoustic tale 5 | acoustic tale 6 | acoustic tale 7 (inspired by franz kafka) | acoustic tale 8 (dedicated to sergei rachmaninoff) | acoustic tale 9 | acoustic tale 10 | acoustic tale 11 (appendix)
Il solo Christoph Berg si cela dietro questa creatura tormentata, discendente di una sofferenza tardo romantica.
Nell’impalpabile spazio dell’ambient si intrecciano clangori elettroacustici e volteggi d’archi, affrescando acquerelli sonori che paiono estratti da una soundtrack cinematografica.
Quest’intima catarsi si compie in malinconiche litanie puntellate da un pianoforte nell’abisso, o in pensieri farraginosi che migrano verso uno sbiadito passato. O ancora in arpe che claudicano su tetri valzer, o in bassi che vibrano tra minacciose nubi.
Il colore è pressoché cupo per quasi tutto il tragitto, salvo rare schiarite che però non riscaldano la gelida brezza invernale che imperversa.
È un lavoro intrigante e dalle gracili emozioni questo Acoustic Tales, in bilico com’è tra i Rachel’s e il Brian Eno di Music For Airports.
marco giarratana | 831
field rotation2009 | -
germania
acoustic tales | and tomorrow i will sleep, 2011 | fatalist: the repetition of history, 2013