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Fiera della Sardegna: Il punto di vista di Stefano Figus

Creato il 05 giugno 2013 da Yellowflate @yellowflate
Sardegna. Fiera di Cagliari, Riceviamo e pubblichiamo un testo a firma di Stefano Figus. La nota sottostante, scrive Figus, è stata inviata  alla Presidente del Consiglio regionale ed ad un certo numero di consiglieri , in virtù del fatto che era iscritto all’ordine del giorno dei lavori del Consiglio, il rinnovo dei due componenti della RAS alla Fiera Internazionale della Sardegna. Sulla scorta delle mie indicazioni, durante la discussione in aula si è deciso di sospendere l’argomento in oggetto per approfondimenti, a mio modo di vedere più che opportuni. Informo, inoltre che della vicenda interesserò anche la Camera di Commercio di Oristano, socio dell’Azienda fieristica (mai interpellata nelle modifiche statutarie) ed il Presidente del Collegio dei Revisori, rappresentante del Ministero dello Sviluppo Economico.
Carissimi Onorevoli,
ho appreso che all’ordine del giorno dei lavori consiliari e’ iscritta la designazione di due nuovi rappresentanti per la Fiera di Cagliari. Dopo varie vicissitudini (che non sto a ripercorrere) e modifiche normative circa la composizione numerica dei cda, la camera di commercio di cagliari ha cambiato lo statuto della controllata azienda speciale Fiera della Sardegna. Pertanto risulterebbe decaduto il consiglio di gestione (che in precedente modifica statuaria aveva sostituito il vecchio cda) di cui mi onoravo di far parte in rappresentanza della Regione. Ritengo doveroso segnalarvi che dal mio punto di vista lo statuto vigente, modificato con deliberazione della giunta camerale n. 17 del 21.02.2013 (visionabile nel sito internet www.fieradellasardegna.it) e’ inapplicabile per alcuni semplici motivi. Il primo di carattere istituzionale, in quanto la Regione che non è’ partner marginale, non è’ stata chiamata a condividere le modifiche che intervengono anche nella durata della carica che passa da 5 a 4 anni e quindi si rende necessario indicare due nuovi nominativi in corso di legislatura. Allo stesso modo, nemmeno la Camera di Commercio di oristano è stata coinvolta pur essendo socio dell’azienda fieristica con l’11% delle quote. Il secondo strettamente connesso al primo, all’art. 4 – composizione e durata del consiglio prevede la presenza nel cda di un solo componente della Regione contrariamente a quanto sempre applicato. Il secondo componente e’ inserito in un fantomatico comitato di supporto previsto all’art.11. Non vi sarà sfuggito, che le modifiche statutarie sono state approvate dalla giunta camerale e non dal consiglio camerale, organo deputato ad approvare statuti e loro modifiche, previsto anche nello statuto camerale vigente (approvato dal consiglio con delibera n. 7 del 5 aprile 2013) all’art. 18 punto 4 comma a, recita: il consiglio predispone e delibera lo statuto e relative modifiche.
Ne deriva che lo statuto della fiera e’ in contrasto sia con le norme che prevedono due componenti nel cda, e sia nelle modifiche statutarie non approvate dall’organismo competente. Va da se’ che resta in vigore lo statuto precedente alle modifiche e quindi la votazione in consiglio regionale di due nuovi componenti in questa fase non può e non deve avvenire, viceversa si potrebbe effettuare una riconferma per i due componenti per il periodo previsto sia dallo statuto della Fiera vigente all’atto della designazione della Regione e sia dalla L.R. di riferimento (per tutta la legislatura ed oltre di 180 giorni). Invero ogni modifica statutaria ogni volta azzererebbe l’organismo di gestione della Fiera e sinceramente non si capisce la razio.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti e approfondimenti.

Distinti saluti,
Stefano Figus



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