Lo sviluppo delle tecniche fotografiche dalle origini a oggi è complesso. Fondamentalmente, una foto riproduce con esattezza l’immagine che si trova di fronte alla camera. Ovviamente l’immagine rappresentata può alludere a molte cose più in là dell’oggetto ritratto. Parliamo di immagini semplici, non trattate con nessun effetto, che riflettono solo la posizione del soggetto, lo sguardo del modello, la sua trama o il suo corpo.
In qualche modo, la presunta precisa operazione mimetica realizzata dalla macchina fotografica provoca la creazione di narrazioni parallele, di nuove interpretazioni con vari riferimenti culturali: un ritratto del passato contiene molta più informazione di un semplice sorriso. È sufficiente guardare oltre la semplice estetica della fotografia, oltre la fisicità del modello, il suo abbigliamento o la data della foto. Sovrapposti all’immagine, dal suo interno, nascono racconti e narrazioni, nuove visioni della realtà che è stata catturata.
La parte curiosa di questo procedimento dai significati apparentemente così semplici è quanto oggi sia facilmente disponibile grazie alla tecnologia. Dalle situazioni ritratte possiamo costruire narrazioni della nostra esperienza, sia usando camere digitali che telefoni cellulari. In questo modo diventiamo non solo produttori di immagini ma anche di racconti, seguiti immediatamente da risposte, discussioni o commenti quando si carica l’immagine su Facebook o Twitter. Dietro il mero gesto di condividere questa informazione in tempo quasi reale, c’è l’educazione alla costruzione di nuovi paradigmi relativi alle possibili narrazioni che scaturiscono dal tempo e dalla storia che le immagini rivelano. Viviamo in un’epoca nella quale la fiction viene esaltata da ogni parte, e quella in cui ci troviamo, nel ruolo di protagonisti e di narratori, che prima era tanto difficile rivelare, ora viene condivisa, ripetuta, liberata nella grande rete di informazioni che ci unisce.
Proprio per capire un po’ di più questi processi c’è il Photoshow, grande successo italiano dedicato alla nuova fotografia digitale, alle sue possibilità e ai suoi strumenti, sia tecnici che commerciali. La fiera è organizzata in diverse aree, dedicate sia alla vendita che allo scambio di informazioni tra specialisti in nuove tecniche fotografiche e partecipanti internazionali. E, ovviamente, un avido pubblico proveniente da ogni parte d’Europa e del mondo, interessato ai nuovi progressi della fotografia. Allo stesso tempo, trecento espositori delle marche più prestigiose mostreranno i propri prodotti, servizi specializzati e le ultime novità della fotografia digitale e di quella tradizionale. Grande attenzione sarà diretta anche ai contenuti e alla produzione video, ai laboratori di fotografa e ai mini-laboratori, e sarà presente anche un team di fotografi professionisti. Per ulteriori dettagli visita questa web: http://www.photoshow.it/
Alexa Ray
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