Il Cammino di Santiago di Compostela è legato alla presenza della tomba di S. Giacomoe al suo ritrovamento, che risale al IX secolo.
Narra la leggenda che
San Giacomo il Maggiore dopo l'ascesa di Gesù al cielo iniziò la sua opera di evangelizzazione in Spagna, fino alla "fine del mondo"
Terminata la sua opera Giacomo tornò in Palestina dove fu decapitato per ordine di Erode Agrippa.
I suoi discepoli, ne trasportarono il corpo in Spagna (nella regione della Galizia) per seppellirlo in un bosco vicino ad Iria Flavia, il porto romano più importante della zona.
Nei secoli le persecuzioni e le proibizioni di visitare il luogo fanno sì che della tomba dell'apostolo si perdano memoria e tracce. Nell'anno 813 l'eremita Pelagio (Pelayò), preavvertito da un angelo, vide delle strane luci simili a stelle sul monte Liberon, dove esistevano fortificazioni probabilmente di un antico villaggio celtico.
Il vescovo Teodomiro, interessato dallo strano fenomeno, scoprì in quel luogo una tomba, probabilmente di epoca romana, che conteneva i resti del santo.
"Abbiamo sempre la tendenza a fantasticare sulle cose che non esistono, senza vedere le grandi lezioni che si rivelano ai nostri occhi"
(Paolo Coelho)