Voglio segnalare una bella pagina informativa (nel senso integrale del termine) sul fenomeno che sta sconvolgendo la formazione unviersitaria a livello mondiale.
la pag 32 del magazin DOMENICA 24 è interamente dedicata ai Moocs (Massive Open Online Courses), agli inzi, alla crescita esponenziale del fenomeno, alle novità che continuamente modificano l'offerta.
Fieri di laurearsi al Mooc è l'articolo di Alessando Schiesaro, che analizza le origini e l'espansione del fenomeno e continua
"sono di questi giorni alcune novità interessanti, una locale, l'altra di impatto globale. Coursera ha incluso nel suo repertorio anche corsi in spagnolo e in italiano (la Sapienza, Roma)...i Mooc diventano policentrici, sia dal punto di vista culturale, sia potenzialmente quanto al modello operativo. Ambiscono a superare il modello "imperiale", centripeto, aggregando università di tutti i continenti e ampliando lo spettro delle discipline con l'inclusione di quelle umanistiche...
La novità cruciale è però un'altra. L'American College of Education ha <> aprendo le porte alle possibilità che università e colleges assegnino crediti universitari agli studenti che li hanno sostenuti con successo, e riducendo quindi proporzionalemnte, per loro, la durata del persorso di studio tradizionale."
Schiesaro ci spiega successivamente come gli organizzatori dei Moocs stanno progettando di poter progettare esami per poter attribuire certificazioni e successivi crediti...la nascita di sistemi di tutoraggio indipendenti, in parte affidando a terzi l'organizzazione delle prove finali, condotte in presenza o con l'ausilio di software particolari.
...si incrocia il fenomeno Mooc con un altro trend che da qualche tempo caratterizza soprattutto le università del mondo anglofono, cioè la gemmazione di veri e propri campus satellite...
...l'effetto combinatorio dei due fenomeni potrebbe essere rivoluzionario...
L'analisi continua con un contributo di Patrizia Caraveo, il cui titolo ci proietta nella dimensioen della didattica:
COME FUNZIONA LA CLASSE DEI 160 MILA in cui l'autrice ci offre uno sguardo sulla cosiddetta Fad, formazione a distanza, basata su risorse audio e video, usando la tv via cavo, le videocassette e successivamente Internet che ha permesso nel 2011 di raggiungere 160.000 iscritti di 195 paesi e che ha costretto i professori Thrun e Norvic di individuare modalità adeguate per poter adattare l'offerta a questa macro-classe.
Lezioni suddivise in blocchi da 10 min alla fine del quale il prof.pone dei quesiti.
Oltre alle risposte, gli studenti fanno domande, vagliate in tempo reale dal software di gestione che le organizza per argomenti e assegna loro una priorità in modo che il docente risponda in diretta streaming a quelle che ritene più interessanti.
Inoltre lo studente può rivedere le lezioni e riascoltare i passaggi più difficili, ogni attività viene tracciata e questa tracciatura permette ai docenti di rendersi conto di ciò che crea difficoltà nella lezione.
le valutazioni dei compiti possono essere automatiche nel caso di test a scelta multipla o peer assessment, valutate dagli altri partecipanti secondo uno schema di condivisione sociale.
E qui andiamo a sottolineare un altro aspetto fondamentale in quuesto apprendimento-insegnamento online: IL VALORE DI LASCIARE TRACCIA un altro articolo puntuale di Franco Debenedetti.
"qualunque cosa facciamo...lasciamo tracce..Sono digitali, archiviarle costa sempre meno, ritrovarle è sempre più rapido..." in questa riflessione sui Big Date si fa riferimento ad un libro di Mayer-Schoenberg, K. Courier, Big data. A revolution that will transform how we live, work and think, An Eamon Dolan Book, Houghton Mifflin Harcourt, Boston-New Jork
E questo discorso delle tracce...mi permette di associare e di condividere il lavoro di Erik Duval e del suo approfondimento su questo argomento
http://erikduval.wordpress.com/2012/01/30/learning-analytics-and-educational-data-mining/
Learning Analytics Tracking Learning from Erik Duval
il valore delle tracce?
Learning Analytics is about collecting traces that learners leave behindand using those traces to improve learning.
Magazine Bambini
Potrebbero interessarti anche :