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FIGC: arriva il deferimento per Juventus, Udinese, Genoa ed alcuni tesserati. Le motivazioni e gli scenari possibili

Creato il 10 dicembre 2015 da Agentianonimi
Fonte foto: gqitalia.it

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Ormai siamo abituati a vederlo tra i protagonisti della stagione sportiva, vista la frequenza con cui scoppiano gli scandali nel (malato) calcio italiano, e nella giornata di oggi risale agli onori della cronaca il nome del Procuratore Federale Stefano Palazzi, che quest’oggi ha deferito tre società di A e nove tesserati per delle irregolarità legate ai trasferimenti ed ai mandati conferiti agli agenti.

Un procedimento sulla falsariga di quello che nella scorsa stagione coinvolse Buffon, Silvano Martina e la Juventus, e che dovrebbe alla fin fine portare solo a delle sanzioni pecuniarie per le parti coinvolte, anche se tra i capi d’imputazione c’è anche la tanto temuta responsabilità diretta, inevitabile quando vengono chiamati in causa dei dirigenti del club: stiamo parlando della Juventus, dell’Udinese e del Genoa, mentre i tesserati coinvolti sono Andrea Stramaccioni (ex tecnico dei friulani ed attuale allenatore del Panathinaikos), Beppe Marotta, Fabio Paratici (dg e ds della Juve), Franco Collavino, Gino Pozzo, Cristiano Giaretta (dg, vicepresidente e ds dell’Udinese) e l’ad del Genoa Alessandro Zarbano, ai quali si aggiungono l’avvocato Bozzo e Marco Motta, oggetto del contendere di metà delle infrazioni contestate.

Esatto, perchè Palazzi contesta alla Juventus di aver dato mandato all’avvocato Bozzo di trattare direttamente la cessione del suo assistito (attraverso una scrittura privata), creando così un conflitto d’interessi, e la stessa infrazione coinvolge il Genoa e Zarbano, anche se nel caso del Grifone è il trasferimento in entrata di Motta (datato gennaio 2014) ad essere preso in esame: anche il giocatore viene coinvolto direttamente, in quanto ha utilizzato Bozzo come agente nei trasferimenti a Roma e Juventus senza però dargli un formale mandato (la stessa cosa viene contestata nel passaggio al Genoa, quando l’agente incaricato era Luca Pasqualin).

Un procedimento che in alcuni tratti sfiora l’anacronistico, dato che il primo trasferimento di Motta citato nella nota della Procura Federale (dall’Udinese alla Roma) risale al 2009, mentre i fatti contestati all’Udinese ed ai suoi dirigenti sono decisamente più attuali: in questo caso l’infrazione commessa dai bianconeri friulani riguarda l’utilizzo di Beppe Bozzo come intermediario nella trattativa per tesserare Stramaccioni, anche in questo caso avvenuto senza un formale mandato, anche se è risaputo il legame che concorre tra il tecnico romano ed il noto agente.

Ovviamente, l’inserimento di alcuni dirigenti delle tre società nei deferiti porta al procedimento avviato contro Juventus ed Udinese per responsabilità oggettiva e diretta, ed a quello per la sola responsabilità diretta contro il Genoa, e vedremo dunque quale consistenza assumeranno le sanzioni al termine del processo istruito da Palazzi: i precedenti fanno pensare solo a delle sopportabili multe, e non vanno affatto esclusi altri procedimenti del genere in futuro…


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