Clamorosa gaffe in assemblea dei dilettanti, quella del candidato alla presidenza della FIGC, Carlo Tavecchio.
L’attuale presidente della Lega Nazionale Dilettanti, dal 1999, si è distinto per una affermazione di cattivo gusto all’indirizzo dei calciatori extracomunitari: “Le questioni di accoglienza sono una cosa, quelle del gioco un’altra. L’Inghilterra individua dei soggetti che entrano, se hanno professionalità per farli giocare, noi invece diciamo che ‘Opti Poba’ è venuto qua che prima mangiava le banane e adesso gioca titolare nella Lazio e va bene così. In Inghilterra deve dimostrare il suo curriculum e il suo pedigree”.
Sollevato l’inevitabile polverone per quella che è sembrata un’affermazione a sfondo razzista, Tavecchio ha tentato di difendersi e giustificare le sue parole in maniera sicuramente goffa: “Le banane? Non mi ricordo neppure se ho usato quel termine, e comunque mi riferivo al curriculum e alla professionalità richiesti dal calcio inglese per i giocatori che vengono dall’Africa o da altri paesi”.
“Mi riferivo al calcio inglese che sugli extracomunitari ha regole precise: prima di giocare devono mostrare un curriculum di professionalità prestata nel loro paese altrimenti non vengono accettati. Se qualcuno ha interpretato il mio intervento come offensivo, me ne scuso. Tra l’altro la mia vita è improntata all’impegno sociale, al rispetto delle persone, tutte, e al volontariato: in particolare in Africa” - ha concluso il dirigente sportivo.