Parlare a qualcuno di Fight Club credo che sia praticamente inutile, visto il successo ottenuto sia da parte del pubblico che da parte della critica…un attimo, non posso parlare di Fight Club, o violerei la prima regola del Fight Club: “Non parlare mai del Fight Club”…e anche la seconda regola del Fight Club: “Non dovete mai parlare del Fight Club”.
Dopo questo articolo credo che sarò espulso…un momento, non posso essere espulso, sono io che l’ho fondato.
Edward Norton è il protagonista del film (il quale nome non verrà mai detto), un consulente assicurativo frustrato e scontento del suo lavoro, costantemente vittima della noia quotidiana, che inizia a frequentare un gruppo di ascolto per persone affette da mali incurabili e da turbamenti psichici; qui conosce Marla (Helena Bonham Carter), con la quale comincia a stringere un legame.
Un giorno, durante un viaggio di lavoro, sull’aeroplano, fa conoscenza con un individuo strano ed eccentrico, che per vivere vende saponette: Tyler Durden (Brad Pitt).
Da qui la sua vita, e quella degli altri, prende una piega inaspettata, le esistenze di tutti saranno completamente stravolte.
Lo dico subito, questo è quello che si può tranquillamente definire un film PERFETTO.
E’ perfetto sotto ogni punto di vista, dalla sceneggiatura (tratto da un libro, il quale è anch’esso un capolavoro, e leggermente modificato), agli attori, alle musiche, alle riprese.
I tre attori che ho citato sopra sono eccezionali nelle loro parti, ma devo spendere qualche parola soprattutto su Brad Pitt, questa è un’interpretazione davvero da Oscar (neanche nominato).
A rafforzare le interpretazioni di tutti comunque sono anche i dialoghi e le storiche frasi cult (“Ti devi arrendere, bello; devi avere coscienza, non paura, coscienza che un giorno tu morirai. È solo dopo aver perso tutto che siamo liberi di fare qualsiasi cosa”, “Smettila di voler controllare tutto”, ec…sono davvero troppe), per non parlare delle riprese: David Fincher è tra i miei registi preferiti, un fenomeno, non c’è bisogno di altri aggettivi; i suoi film si riconoscono benissimo dalle riprese, come succede con tutti i più grandi, i colori in particolar modo sono caratteristici, con forti sfumature che tendono al verde e al giallo; questo è forse il suo più bel film, ma voglio ricordare che (a mio giudizio), tolto il suo primo lavoro (Alien 3), che è servito solo a fare un po’ di rodaggio, a sfornato solo capolavori, ad eccezione degli ultimi due (Millennium e Gone Girl, anche se questo secondo titolo non sono ancora in grado di dire se sia o no un capolavoro, dovrei parlarne in un articolo se fosse, ma comunque nel blog avete la recensione di Fabio riguardo al film, prossimamente forse ne farò una anch’io).
Tornando a Fight Club, non so se prima di lui sia già stato trattato il tema dello sdoppiamento mentale della personalità (la creazione di un alter ego), per quanto mi riguarda in questo film è stata la prima volta che l’ho visto (poi dopo di lui ce ne sono stati a decine, direi indegni di esistere), dal momento che le storie di Lynch sono molto diverse nell’impostazione e nei temi (l’inconscio, la realtà e il sogno); crisi esistenziale, alienazione dell’uomo moderno nei confronti della società civilizzata, senso di solitudine, rapporto difficile con i genitori, il Caos (Progetto Mayem = Progetto Caos), questi e molti altri sono i temi trattati dalla pellicola (e così anche dal libro); altra curiosità del film sono i messaggi subliminali e i continui flashback, che hanno ulteriormente contribuito ad aumentarne la fama e a renderlo un cult.
Serve che vi dica altro? Se dovessi ipoteticamente scegliere quale sia il più grande film nella storia del cinema, Fight Club sarebbe un serio candidato.
Solo un’ultima cosa voglio aggiungere: ho appreso proprio ieri che l’autore del libro, Chuck Palahniuk, visto l’incredibile successo commerciale avuto, ha deciso, dopo anni, di pubblicare il seguito, Fight Club 2, sembra sotto forma di graphic novel, che dovrebbe uscire a Maggio, e molto probabilmente (spero di sbagliarmi, ma tanto si sa che il Dio Denaro regna su tutto) sarà fatto anche il film…beh, comincio a crederlo sul serio, forse l’umanità merita davvero l’estinzione.
EDOARDO ROMANELLA