Figurine a confronto

Creato il 04 settembre 2010 da Basketcaffe @basketcaffe

La prima palla a due del prossimo campionato italiano è ancora lontana (si partirà il 17 ottobre), ma fin da adesso si possono confrontare gli organici delle due principali candidate allo scudetto, l’Olimpia Milano e la Mens Sana Siena. Un confronto da prendere con tutti i distinguo del caso, anzi con qualcuno in più: in aggiunta alla difficoltà di valutare l’impatto di giocatori esordienti nella nostra lega, le vicissitudini legate alla schiena di Hairston e i dubbi sul suo eventuale sostituto impongono di considerare con riserva la truppa di Pianigiani. Per ora la società di Minucci ha aggregato alla squadra Moss, il “bulgaro” che, reduce da un’opaca stagione a Bologna (complici un gomito malandato e altri acciacchi), è già da un anno sotto contratto con la società di Viale Sclavo. Fatte queste premesse proviamo a confrontare gli elementi a disposizione di Bucchi e Pianigiani ruolo per ruolo (con qualche inevitabile semplificazione e tralasciando la possibilità - leggasi: la certezza – che alcuni giocatori ricopriranno più ruoli).

Play: McCalebb/Zisis vs Finley/Jaaber

In questo spot il vantaggio di Siena appare abbastanza significativo: la coppia biancoverde è meglio assortita (Zisis più ragionatore, McCalebb più atletico), in grado di rendere bene per un ampio spettro di ritmi partita, laddove per i milanesi potrebbero sorgere difficoltà se si deviasse dall’”up tempo”.

Guardia: Aradori/Kaukenas vs Hawkins/Mordente ↑↑↑

Forse più punti nelle mani dei senesi, ma tanta difesa per i milanesi, soprattutto se Mordente vedesse calare il minutaggio dello scorso anno (cosa assai probabile, considerando che Jaaber verrà impiegato spesso anche da guardia). Per l’importanza del Falco si rimanda alla stagione 2008-2009. Per Aradori la curiosità di vederne l’adattamento a una realtà più competitiva di Biella, per Kaukenas quella di scoprire se l’ultima stagione madrilena è stata solo sfortunata o l’inizio della parabola discendente.

Ala piccola: Moss?/Carraretto vs Maciulis/Mancinelli/Ganeto ↑↑↑

In attesa di sapere chi giocherà a Siena (sensazione personale: non Moss), e conoscendo le doti di Carraretto (tanta difesa e tante triple in poco tempo), si può sottolineare che il Maciulis dei playoff 2010 (e di questo scorcio di Mondiali) è giocatore di livello europeo. Che Mancinelli giochi da ala piccola è ipotesi di chi scrive, ma in quel caso il suo gioco in post basso risulterebbe assai più pericoloso: marcato dalle finte guardie che occupano questo spot in Italia il gancio sinistro saprebbe far male.

Ala grande: Lavrinovic/Stonerook/Ress vs Melli/Pecherov

Due grandi protagonisti dei successi senesi contro due nuovi arrivi. Del lituano si sa tutto, della sua capacità di sfornare statistiche in pochi minuti di impiego e della schiena malandata. Allo stesso modo è assolutamente inutile dire qualsiasi cosa su Stonerook. Le incognite sono tutte biancorosse: il giovane reggiano è più di una promessa ma deve dimostrare ancora tutto al “piano superiore”. Se saprà unire il suo discreto atletismo e il suo istinto per i rimbalzi a un credibile gioco spalle a canestro potrebbe dire la sua anche ad altissimo livello (la testa per migliorarsi sembra esserci). L’ucraino Pecherov è stato preso per aumentare la stazza della squadra e per il suo tiro frontale. Per l’ex T-wolves Milano rappresenta un’occasione per costruirsi una carriera importante in Europa.

Centro: Rakovic/Michelori vs Rocca/Petravicius

Rakovic costringerà Pianigiani a cambiare molto in difesa: difficile che il serbo ex San Pietroburgo possa garantire gli stessi show difensivi di Eze. In compenso dovrebbe fornire qualche sicurezza in più nel gioco in post basso. Michelori è reduce dalla sua miglior stagione (a Caserta), e si dividerà con Lavrinovic i minuti lasciati da Rakovic. Per la coppia milanese, tutto dipende dalla salute: Rocca esce da un campionato senza problemi fisici - ma i dubbi sulle sue ginocchia sono legittimi -, mentre Petravicius ha avuto un’annata quantomeno travagliata per problemi alla schiena. Un’estate lontano dalla Nazionale gli avrà sicuramente giovato, ma è certamente da valutare il suo recupero.

Tirando le somme: Bucchi sembra avere un organico migliore rispetto a Pianigiani, soprattutto in attesa di conoscere chi prenderà il posto di Hairston. I biancorossi possono esibire una tenuta difensiva degli esterni di ottimo livello, e nello scontro diretto questo potrebbe rivelarsi un fattore. Un limite di questo organico è che per rendere al meglio avrà bisogno di correre, correre, correre. E poi correre ancora. Decisiva sarà la difesa, che dovrà alzare la pressione per permettere recuperi e punti facili in contropiede. Pianigiani è di fronte alla stagione che lo potrebbe consacrare tra i grandissimi della panchina (per ora è “solo” tra i grandi): se Siena saprà vincere dopo un’estate così ricca di cambiamenti una gran parte del merito sarà suo. Al momento, però, Milano sembra più avanti.


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