Emozionarsi per dei fili d’erba
di cui conservi un’orma nella mente
gioia provar nell’anima superba
al loro dondolare mollemente.
E ritrovarsi ancor nella frescura
d’estati di cui ancor conservi traccia
mentre percorri questa calle dura
di lavoro che scava solchi in faccia.
Vederti ancora sul tratturo antico
con le fascine d’erba strette in mano
raccogliere dai rami qualche fico
pensando ai tanti amici ormai lontano.
E mentre il mio destino maledico
l’orme mie lascio sulle crete al piano.
Salvatore Armando Santoro
(Matera 28.2.2010 12,56)
(Attraversando il 28.7.2010 la piana cretosa del materano)
