Filippine, sì a preservativi e educazione sessuale
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Filippine, sì a preservativi, pillole contraccettive e educazione sessuale nelle scuole. La Corte Suprema di uno dei Paesi più cattolici al mondo ha approvato una legge promossa dal governo ma duramente contestata dal mondo ecclesiastico. La riforma, approvata a fine 2012, era stata definita “demoniaca” e portata di fronte alla Corte di Manila, che ha però legittimato la legge definendola “costituzionale”. Verrà, ad ogni modo, garantita l’obiezione di coscienza ai medici.
Nel dettaglio, la legge fortemente voluta dal presidente delle Filippine, Benigno Aquino III, prevede controlli più rigidi per frenare le nascite nel Paese, che ha un tasso di natalità piuttosto alto (24 nati ogni 1000 persone, in Italia ci attestiamo a 8,94). Dunque via libera a contraccettivi gratis per le persone più povere, nuovi consultori per le donne che subiscono aborti illegali e educazione sessuale obbligatoria nelle scuole.
Un grosso smacco per la Chiesa, ancora molto influente (stando al Pew Research Center, le Filippine sono il terzo Paese più cattolico del mondo, dopo Brasile e Messico). Ma la società è favorevole a questa legge: ben il 72% di coloro che sono stati coinvolti nei sondaggi si è dichiarato apertamente favorevole.
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