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Filippo Brunelleschi

Creato il 22 febbraio 2012 da Cinzial
Filippo Brunelleschi
Nato a Firenze nel 1377, Filippo Brunelleschi era figlio di un notaio.
Poco portato per la legge, il padre acconsentì a metterlo a bottega da un orafo. Infatti, le sue prime opere furono d’oreficeria e partecipò alla realizzazione dell’altare argenteo di San Jacopo a Pistoia. I suoi veri interessi furono, però, rivolti all’architettura.
Nel 1401 partecipò al celebre concorso, indetto a Firenze, per la realizzazione della seconda porta del Battistero. Alcuni documenti lo indicano quale vincitore a pari merito con il Ghiberti, altri dicono fosse arrivato secondo.
Sembra, dai documenti cittadini, che lasciò Firenze nel periodo tra il 1401 e il 1416, mentre esistono alcune testimonianze sulla presenza in quegli anni sua e del suo amico Donatello a Roma, dove studiò minuziosamente i resti dell'architettura classica.
Egli, oltre che eccellente architetto, fu matematico, esperto di geometria, inventore di macchine per l’edilizia, ingegnere militare e navale, creatore persino di strumenti musicali, studioso della letteratura, in particolare della “Divina Commedia” di Dante Alighieri.
La sua affermazione artistica avvenne con la Cupola del Duomo di Firenze. Per aggiudicarsene la realizzazione, Brunelleschi nel 1418 partecipò a un concorso. Anche questa volta gli venne affiancato il Ghiberti, ma Brunelleschi ultimò  l’opera da solo, nel 1436.
Negli anni di lavoro al Duomo, egli portò avanti anche altri importanti progetti. Nel 1419 realizzò “L’Ospedale degli Innocenti”, nel 1421 la “Sagrestia Vecchia”, nel 1423 la “Chiesa di San Lorenzo”, tra il 1430 e il 1440 lavorò alla chiesa di “Santa Maria del Fiore”, alla “Cappella de’ Pazzi”, a “Palazzo Pitti”, alla “Chiesa di Santo Spirito”.
All’incredibile numero di progetti realizzati, Brunelleschi affiancò altre attività. Compì numerosi  viaggi a Roma, Ferrara e Mantova. Si recò anche a Lucca e Pisa, chiamato  come ingegnere militare. A Firenze, inoltre, realizzò impianti di scenotecnica (macchine e scenografie per le rappresentazioni teatrali), come quello in San Felice in Piazza, per la discesa dell’Arcangelo Gabriele, durante una rappresentazione.
Morì nel 1446, ancora intento a uno dei numerosi progetti. Venne sepolto con grandi onori nel Duomo.
Filippo Brunelleschi
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