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Sorpresi eh!!!
Questo l'ho saputo quest'estate quando andai a visitarla.Volevo visitare solo l'esterno, che peraltro attira sempre molti turisti, ma stavolta decisi di girami prima le sale del museo.
Purtroppo ancora ignorata da molti turisti perchè attirati dalle località di Paestum, con i templi greci,Pompei con i famosi scavi,
la costiera amalfitana con Amalfi, Maiori e Ravello, senza dimenticarci della costiera sorrentina e cilentana, veri gioielli di atmosfere magiche e paesaggi da sogno.
Caserta è una piccola città a pochi chilometri da Napoli, altro sito importante da visitare,sede di un gioiello tra i gioielli tra gli edifici storici in zona..
Di cosa sto parlando???
Sto parlando della Reggia di Caserta, conosciuta meglio come
La Versailles d'Italia, un edificio imponente con 1200 camere, arredate pomposamente dal proprietario Carlo IV.
Chi ha visitato le due reggie, come me, concorda sul fatto
che entrambi questi edifici di fama mondiale, che la reggia
di Caserta con i suoi giardini e cascata, possiede un'opulenza maggiore di quella francese.
E' pur vero che Carlo IV, quando acquistò il piccolo borgo medioevale dalla famiglia nobile Caetani, avesse già chiaro
in mente di far costruire un palazzo che superasse di gran lunga quello di suo nonno, che fece costruire Versailles. Carlo IV scelse
il sito di Caserta per la sua fertile campagna, l'aria sempre mite e
la sua posizione lontano dal mare, in quanto si era reso conto che una città vicino al mare fosse più vulnerabile agli attacchi sia
dal mare sia da terra, come quando Napoli, sua ex residenza,
fu bombardata dalla marina inglese nel 1752.
Il re chiamò alle sue dipendenze un famoso architetto, Luigi Vanvitelli, autore di numerosi edifici e piazze, e insieme a lui, abbozzò un progetto per il palazzo. Per ricordarsi dell'evento della posa della prima pietra, quale occasione migliore per ricordarlo bene, se non il giorno del suo compleanno, il 20 gennaio del 1752.
Per la costruzione della reggia lavorarono a pieno ritmo quasi 3000 persone. Cinque piani d'altezza, 43 scale interne, quattro enormi cortili e quasi 300 finestre ornano il palazzo. Nessuna meraviglia che non si riuscì ad ultimarla, infatti continò nell'impresa
il figlio di Carlo IV, Ferdinando IV, e il figlio di Vanvitelli, Carlo.
I lavori si ritennero finiti all'ultimazione della sala del trono nel 1847. Consiglio di armarvi di una santa pazienza, scarpe e abiti comodi, perchè c'è molto da camminare, sia all'interno del palazzo sia all'esterno. La visita inizia salendo le doppie scale, con in cima la Cappella Palatina, costruita sul modello di quella francese di Versailles. Se si ha la fortuna di accedervi, si possono ammirare l'Immacolata Concezione di Giuseppe Bonito, una tela posizionata dietro l'altare. Altri pregevoli dipinti le facevano da corolla, ma furono distrutti durante il bombardamento avvenuto nel 1943. Si notano ancora i colpi di mitragliatrici sulle colonne, memorie eterne di quello sfregio. Per arrivare alla sala del trono, si devono attraversare ben cinque sale riccamente decorate con dipinti, arazzi, tessuti pregiati e oggetti intarsiati in legno.
La sala del Trono è la più grande sala dell'intero palazzo.
Dagli appartamenti reali si gode di una vista
spettacolare dell'intera zona circostante e visitarli, vuol dire immergersi nello spaccato della vita
di corte di quell'epoca.
La stanza da letto di Francesco II contiene la
prima scrivania girevole della storia, mentre altre stanze sono decorate con grandi quadri inneggianti
le stagioni.Da visitare assolutamente la grande biblioteca che contiene oltre 10.000 volumi, nella quale spicca la speciale libreria rotonda ad uso della regina Maria Carolina, che amava tenere sottomano i suoi libri senza doversi alzare spesso.
Al piano terra c'è la versione più piccola del teatro San Carlo di Napoli, l'unica opera portata a termine da Luigi Vanvitelli, sua caratterististica principale è la sua forma a ferro di cavallo.
Se andate in una giornata soleggiata, non perdetevi una passeggiata chilometrica nel parco di 300 ettari della Reggia di Caserta, progettato da Blancour, con fontane in diversi giardini e la grande cascata di quasi 300 metri d'altezza.
Da visitare anche il Belvedere di San Leucio, poco distante
dalla reggia, un ex castello di caccia trasformato, dopo molti anni, in una filanda con mulini da seta, magazzini che contenevano
i bachi da seta, vari alloggi per il direttore e una scuola per il popolo. Ancora oggi questa filanda produce ottimi filati di seta, tanto che è stato usato per decorare la Casa Bianca a Washilgton.
Al prossimo tour...ciao
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