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Film-capolavoro stasera in tv: SCARFACE con Al Pacino (ven. 19 dic. 2014, tv in chiaro)

Creato il 19 dicembre 2014 da Luigilocatelli

Scarface, Rete 4, ore 21,17.
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Script di Oliver Stone, regia di un Brian De Palma in stato di grazia, protagonista un Al Pacino immenso. Quando nel 1983 esce questo Scarface (che non è il remake del noir anni Trenta di Howard Hawks, di cui riprende solo il titolo) pochi si rendono conto del suo impatto. Il film cresce man mano e diventa un classico assoluto, uno dei pochi gangster movie che non solo hanno ritratto il mondo criminale ma sono diventati così mitici da influire poi, in uno strano feedback, sulla stessa realtà criminale forgiandola a propria immagine. Sono dell’idea che il cinema quando è potente è in grado di condizionare e ridisegnare il reale. Milioni di piccoli e anche grandi uomini del crimine in giro per il mondo a mio parere hanno copiato Vito Corleone e i suoi figli, si sono atteggiati e agghindati come loro, ne hanno adottato parole e gestualità. Per il Tony Montana di Scarface è accaduto lo stesso, forse perfino di più: è lui il modello di riferimento di ogni ragazzo che voglia fare rapidamente fortuna con mezzi illeciti, la droga in primis. Credo che il dvd del film di De Palma sia tra i più presenti nelle case di bulli e piccoli gangster di mezzo mondo. L’attuale tipo sociologico dominante nell’universo criminale globale (dalla Colombia al Casertano, da Mosca agli slums Usa) sembra modellato/ricalcato su Pacino/Montana, gli stessi tic, gli stessi completi bianchi su camicia nera, la stessa furia cieca, la stessa hybris di chi si crede onnipotente peché può brandire una pistola e un sacchetto di polvere. Nessun video di nessun gangsta-rapper esisterebbe senza questo film. Ma torniamo a Scarface: Cuba nel 1980 manda via un po’ di gente su barconi in direzione Miami che portano dissidenti e varia gente di cui il regime castrista si vuole liberare, delinquenti e altri pronti a diventarlo. Tony è tra questi. Arriva a Miami stracciato e esiliato, diventerà in breve tempo un picciotto brutale e deciso a tutto della mafia della coca, salirà i gradini fino ad arrivare in cima, in una scalata che non risparmia nessuna crudeltà, nessuna infamia. Finirà nel delirio. Shakespeariano. Elisabettiano. Michelle Pfeiffer, dalla bellezza perfetta, è la pupa di Montana, anche lei intossicata e prigioniera nel cerchio infernale. Che altro dire? Film indispensabile.


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