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Film del mese - i film da vedere di Febbraio 2016 - Rubrica

Creato il 01 marzo 2016 da Lightman
Film del mese - i film da vedere di Febbraio 2016 - Rubrica

Marco Lucio Papaleo inizia a giocherellare sulle tastiere degli home computer nei primissimi anni '80. Da allora, la crossmedialità è la sua passione e sondarne tutti i suoi aspetti è la sua missione. Adora il dialogo costruttivo, vivisezionare le opere derivate e le buone storie. E' molto network e poco social, ma è immancabilmente su Facebook e Google+.

Che febbraio, signori. Di quelli rari, cinematograficamente parlando. È uscita davvero tanta roba interessante, da film pluripremiati ( The Danish Girl, Il caso Spotlight, The Hateful Eight e tanti altri) a scommesse riuscite ( Zootropolis, Deadpool, Lo chiamavano Jeeg Robot), passando per ottimi film italiani ( Perfetti sconosciuti) e pellicole per tutti i gusti. Anche il livello medio era più alto del solito, con ben poche delusioni e opere che andavano scoperte ( Good Kill, L'ultima parola: la vera storia di Dalton Trumbo) o riscoperte ( La ricompensa del gatto, 1981: Indagine a New York, Lupin III). Abbiamo potuto farci anche qualche risata qua e là e ci metteremmo la firma, per mesi così. Marzo sarà altrettanto promettente? Lo scopriremo presto, ma intanto scorriamo i titoli più significativi del mese appena passato.

Fuocoammare

Gianfranco Rosi, documentarista giramondo, dopo l'India, il deserto americano, il Messico dei pericoli e la Roma quotidiana del Grande Raccordo Anulare approda a Lampedusa, raccontando tra cielo e terra una situazione oltremodo difficile in un luogo altrimenti splendido. Orso d'Oro al Festival di Berlino.

The Danish Girl

Il grande regista premio Oscar Tom Hooper sfrutta la delicatezza di due interpreti come Eddie Redmayne e Alicia Wikander per portare sul grande schermo la storia vera del primo transessuale della storia, Einar Wegener/Lili Elbe. Un tema spinoso raccontato con grazia e intelligenza, ma il film sbava in una rappresentazione della vicenda un po' troppo patinata.

Anomalisa

Charlie Kaufman, autore di film incredibili come Se mi lasci ti cancello, Essere John Malkovich, Il ladro di orchidee e Confessioni di una mente pericolosa, torna finalmente alla regia con una pellicola d'animazione di rara e inconsueta bellezza, che osa sia nella tecnica che nella forma e nelle tematiche: un'opera "a Passo uno" che racconta la storia di due solitudini che, placidamente, si incontrano, e di quel che ne consegue. Bizzarro, profondo, anche difficile e inquietante, in più passaggi.

Il club

"E Dio vide che la luce era buona; e Dio separò la luce dalle tenebre". Tra i film più significativi del Festival di Berlino 2015, quello di Pablo Larraín è un film crudo, scuro e potentissimo, che sceglie di raccontare la faccia più sporca di una religione che fa della purezza il suo baluardo esprimendo una dicotomia che si risolve nel peggiore dei modi. Stilisticamente e tematicamente molto, molto forte.

Il caso Spotlight

Il caso Spotlight racconta l'incredibile storia vera dietro all'inchiesta (successivamente premiata con un Pulitzer) portata avanti dal team Spotlight del Boston Globe che nel 2002 ha shockato l'intera città portando alla luce la sistematica opera di copertura operata dalla Chiesa Cattolica negli USA riguardo agli abusi dei preti pedofili statunitensi. Dotata di un cast magnifico, la pellicola ha vinto (pur non presentando note di particolare rilievo a parte la tematica e gli interpreti) due dei premi più importanti ai recentissimi Oscar, tra cui quello per il miglior film.

Zootropolis

Un vero fulmine a ciel sereno, il nuovo Classico Disney annuale, che partendo da presupposti classici si dipana in un'opera fresca, intelligente, citazionista e incredibilmente coesa, regalando un'esperienza divertentissima per tutto il suo pubblico. Fatevi catturare dalle dinamiche avventure di una coppia stranamente assortita, composta da una volpe furbacchiona e una coniglietta idealista!

Deadpool

Il celebre "mercenario chiacchierone" torna finalmente al cinema con una pellicola sboccata e divertentissima, che farà felici nuovi e vecchi fan del personaggio più folle dei fumetti Marvel: una scommessa difficile eppure riuscitissima, che ha generato un seguito notevole e un successo al botteghino fuori da ogni schema. Chimichanga!

The Hateful Eight

Il film che segna la maturità autoriale di Quentin Tarantino è un'opera sicuramente peculiare, apprezzabile su più livelli ma non certo priva di difetti. Un titolo, ad ogni modo, assolutamente da scoprire se ci si vuole avvicinare alla filmografia e alla sensibilità del suo amato e chiacchieratissimo autore.

Perfetti sconosciuti

Le commedie italiane che vorremmo. Ne arrivano a decine ogni anno, ma di pellicole come quella di Paolo Genovese se ne vedono poche: al di là dell'ottimo cast a stupire è una sceneggiatura perfettamente calibrata, coinvolgente e piena di spunti di riflessione sui rapporti interpersonali e sui segreti e le bugie che ognuno di noi nasconde... spesso in bella vista.

Lo chiamavano Jeeg Robot

Febbraio è stato un mese di ottimo cinema ma ci è piaciuto, in particolare, perché ha riportato in alto il cinema italiano: non solo tramite un'ottima commedia come quella che vi abbiamo presentato nel paragrafo precedente ma anche grazie a un'opera originale e incredibilmente riuscita come aLo chiamavano Jeeg Robot, frutto del duro lavoro di un ottimo carnet di interpreti, di sceneggiatori eccellenti e della bravura artistico-produttiva di un cineasta giovane e competente come Gabriele Mainetti, che porta al cinema un supereroe di periferia profondamente umano.


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