Facciamo un po’ il punto della situazione, visto che qui si parla poco di cinema, ormai.
E il punto è che, dopo un inizio d’anno scoppiettante, cui hanno fatto seguito film del calibro di Cloud Atlas (il film meno capito dell’universo-mondo, forse ancor meno di The Ward “difficilerrimo” Carpenter), Django Unchained (il film su cui s’è polemizzato di più, sempre a muzzo, arrivando a colpevolizzare i bambolotti di plastica) e John Dies at the End (il film che pochi hanno visto perché convinti che il titolo spoileri il finale; e come dargli torto?), quelli che hanno riempito i palinsesti di Febbraio e Marzo mi hanno fatto schifo o semplicemente lasciato indifferente.
Per cui ho fatto altro, letto fumetti, recuperato vecchi classici della letteratura horror, di cui sto già parlando, e che stanno avendo un ottimo riscontro di pubblico.
Eppure, non si dimentica che la parte fondamentale di Book and Negative è proprio la seconda, quel Negativo attorno al quale ho strutturato quel blog. Inerisce alla pellicola cinematografica, se non lo sapete, ma anche al lato oscuro.
Sì, pittoresco, ma all’epoca mi serviva un nome cazzuto per aprire un blog; avessi saputo allora che il signor Gugle si sarebbe impegnato con tutte le forze a distruggere, con pinguini e panda, tutto ciò che avrei faticosamente costruito in tre anni, forse non mi ci sarei nemmeno messo, ma tant’è, ormai sono in ballo, quindi balliamo.
Aspettavo il film sul vampiro in treddì.
Dracula 3D
Regia: Dario Argento
Status: visto
Dario Argento
Sì, l’ho visto.
E la verità è che lo trovo osceno. Tutto, dal primo secondo all’ultimo.
Credo non sia mai accaduto prima, e di film pessimi ne ho visti. Per la prima volta sono in serio imbarazzo: da un lato trovo sia corretto esprimere la mia opinione, renderla pubblica, se non altro per non far passare come realistiche alcune recensioni che, davvero non so come, hanno tentato di giustificare il Dracula in Treddì con improbabili voli pindarici che andavano a sporcare i vecchi film Hammer, che a metterli a paragone si fa un torto bruttissimo alla Hammer, dall’altro trovo sia inutile e di una cattiveria gratuita sparare a zero contro tutti quelli che hanno lavorato a questo film, tutti, da Argento all’ultima delle comparse, passando per il direttore delle luci, a quello della fotografia, a coloro che hanno lavorato agli effetti speciali (la mantide, cazzo, la mantide).
Non si salva nessuno, neanche a voler essere buoni. È talmente brutto che pare fatto apposta.
Per cui, non so se vedrete mai la recensione di Dracula 3D su questo blog. Ci devo pensare.
Questo fotogramma che gira in rete già da un po’ l’ho fatto io. Sì, proprio io. XD
Ma che t’hanno fatto?
Aspetto la Vacanza da Sballo…
Spring Breakers
Regia: Harmony Korine
Status: non visto
Harmony Korine
Ancora niente. Ma voglio vederlo.
Una Vacanza da Sballo è il sottotitolo idiota inflittoci dal Malvagio Consiglio dei Titoli italiani (credits to Mr Giobblin), che proprio non ce la fa a non ritoccare i titoli originali infarcendoli di sottotitoli scemi e tendenziosi, del tipo che se non ci si informa, sulla natura violenta del film, si crede davvero di avere a che fare con l’ennesima teen-comedy a base di ragazze scosciate, maschi allupati e torte alle mele possedute in cucina.
E la verità invece è che Spring Breakers parla sì di ragazze scosciate, anzi semi-nude, infatti sono quasi sempre in bikini.
Ma parla anche di rapine, droga, passamontagna, pistole, gangster e ultra-violenza assortita.
Il regista si chiama Harmony Korine, ed è ingannevole pure lui: uno immagina di avere a che fare con una artista-psycho-sotto anfetamine e invece si trova davanti un signore distinto di quarant’anni. Ok… ^^’
Questo film mi sembra interessante per diversi fattori, primo fra tutti la scelta, per le quattro protagoniste, di attrici, pin-up in miniatura tipo Vanessa Hudgens (che è persino più bassa di Avril Lavigne, che è già basserrima), più o meno “colluse” con la Disney.
Che poi è la fine che fanno tutte le reginette Disney, crescono e si scopre che sono donne che amano ruoli cinematografici che definire “estremi” è poco.
Sia come sia, questa eco Disney ha già generato ogni sorta di possibile fotoritocco, sacrosanta presa in giro… come quella che vedete quassu.
Infine, a colpirmi di Spring Breakers è il lato cromatico, l’utilizzo di una notte rischiarata dalle luci della strada, e dai colori fluorescenti dei vestiti delle protagoniste. Colori che non hanno colpito solo me, ma che hanno scatenato l’ispirazione artistica di tanta gente, a giudicare dai poster alternativi, bellissimi, reperibili in rete.
Insomma, curiosità a mille, per ora.
Equipaggiamento “standard” di una Spring Breaker
Aspetto il remake de La Casa (Evil Dead)…
Evil Dead
Regia: Fede Alvarez
Status: non visto
Fede Alvarez
Fede Alvarez è colui che stupì il mondo (e Sam Raimi con esso) con il cortometraggio Ataque de Panico! (che potete vedere QUI), in cui robottoni giganti attaccavano una città, così, perché è bello sparare agli umani. È bellissimo anche il corto, tra l’altro, così bello che gli è stato affidato dalla Ghost House Pictures, compagnia di produzione di Robert Tapert e Sam Raimi, qualche milione di dollari per rifare Evil Dead, ossia La Casa, horror che non ha bisogno di presentazioni, che io e Lucy abbiamo recensito QUI.
La domanda spontanea è: perché?
Ovvero, perché rifarlo?
Perché si può?
Più che altro sarebbe giusto chiedersi, qual è lo scopo? Cosa si spera di ottenere rieditando un classico del genere che alla sua uscita rivoluzionò il modo di girare un horror?
Non lo so, il trailer a guardarlo mette sete. Sembra un festino gore-psicotico, dove al protagonista storico, Bruce Campbell, è subentrata una giovanissima attrice, Jane Levy, malmenata da alberi allupati, sporcata di sangue dalla testa ai piedi, che si taglia la lingua con una lametta e che fa tante altre cose belle.
Sinceramente mi aspetto poco o niente, da questo film. Ma…
Non vi viene voglia di arance rosse?
Perché anche qui c’è un “ma”…
Almeno su internet, Evil Dead 2013 è stato accolto con molto entusiasmo. Circolano già fotogrammi che possiedono la forza di icone, e scatenato anche qui il lato artistico dei fan, o di chi si scopre tale.
Anche questo film potrebbe, dico potrebbe risultare intrigante dal lato puramente estetico, e forse ci farà scoprire qualche nuova attrice o attore da seguire. Si spera sempre qualcosa in più, ovviamente. Difficile, ma non impossibile.
E se ve lo state domandando, sì, per ora ho messo a tacere quella vocina che mi dice che ogni remake è un pessimo film, nato già senza gambe. Per ora…
Jane Levy
Il “nuovo” Necronomicon
E questo è quanto. E voi? C’è qualche film che state aspettando? Ditemi.