Film in tre minuti: Intervista a Cosimo Alemà

Creato il 23 gennaio 2012 da Thefreak @TheFreak_ITA

Intervista a cura di Isa Milk

Tranne te, Semplicemente, E fuori è buio, Torno subito, In Italia, Adesso è facile… e potremmo elencarne altri duecentocinquanta di video musicali nati dalla mente di Cosimo Alemà, regista romano nel campo da più di vent’anni.

Dov’eri alla fine degli anni 80? Qual è stato il tuo primo lavoro come assistant director?

E’ stato un anno cruciale. Mi sono iscritto all’università nell’89. Il mondo del lavoro è arrivato poco dopo proprio con i videoclip.

E il primo qual è stato?

Uno dei primi era di Daniele Silvestri: “Flamenco della doccia”.

Sei un regista cinematografico prestato alla musica, lo pensano in molti. Nel 2010 il tuo primo film  War Games: At the End of the Day, distribuito dall’Universal. A quando il prossimo film o meglio… a quando il primo musical (penso a qualcosa alla Baz Luhrmann)?

Non posso escludere la regia di un musical in futuro. Anche se non lo ritengo un genere a me vicino. Il mio film d’esordio è molto duro, d’impatto. E sicuramente i miei primi film non saranno musical.

Come mai oggi è condizione necessaria e sufficiente avere un buon video per l’ “esplosione” di una canzone?

Il successo di una canzone è strettamente connesso a quello di un artista. Un artista ha bisogno di essere visto e consumato dal pubblico e dai suoi fans. Ogni successo che si rispetti deve portare con sé un immaginario legato proprio dal binomio: potenza del singolo e tassello visivo di supporto, formativi della sua carriera artistica. Se parliamo di un cantante pop ancora di più, perché nel video ha la possibilità di rinnovare la sua immagine o più immagini. Penso agli artisti R&N americani o Lady Gaga stessa, che addirittura in ogni video riesce ad utilizzare dieci-quindici outfits diversi…  Credo sia questo il meccanismo vincente a cui bisogna aspirare.

Proprio tu hai appena nominato Lady Gaga. Anche tu faresti uno dei suoi corti e con chi?

Nel piccolo del nostro mercato italiano se ne sono fatti ed io stesso ne ho fatti molti. Certo, sono ben diversi da quelli americani. Ho sempre agito nella direzione di portare il video ad un corto cinematografico; per esempio in tutti i miei video si sentono spesso dei rumori di scena o sono caratterizzati da un lungo inizio e una lunga fine, o ancora contengono delle pause di fiction pura.

Anni fa feci un videoclip per gli Zero Assoluto e Nelly Furtado ambientato a Barcellona, che conteneva sia nella versione italiana che inglese numerose scene di recitazione. Ne esiste addirittura una versione fiction di oltre 22 minuti. Ho fatto un’operazione simile con un gruppo di rapper romano Truceboys per un loro video “Pane e merda”, un corto horror di 8 minuti.

E per citarne un altro, quest’anno ne ho girato uno con i Subsonica per il loro singolo “Istrice”

Le collaborazioni da “relazione stabile” , come quella con Fabri Fibra, da cosa dipendono?

Negli anni ce ne sono state molto. Fra le più solide e longeve c’è il legame con Fabri Fibra e gli Zero Assoluto. La fortuna è iniziare con l’artista un percorso che, di video in video, permette di sviluppare creatività e prospettive reciproche. Così da raggiungere un immaginario poetico che lo caratterizza nel tempo.Poi è sempre piacevole quando la collaborazione sfocia nell’amicizia.

Chi degli artisti con cui hai lavorato è più attore che cantante? Mi spiego: tra quali percepisci un’innata predisposizione alla macchina da presa?

Ci sono molti artisti a loro agio durante le riprese, ma che non dimostrano di esserlo nel momento in cui bisogna recitare delle scene.  Uno di quelli che mi ha certamente colpito per la sua intensità attoriale è Tiziano Ferro.

Quale canzone del passato avresti voluto dirigere?

Una qualsiasi hit degli anni ottanta. Amo quel periodo proprio perché non essendoci degli standard nel mio ambito lavorativo, era tutto sperimentale ed incontaminato.

Cosa legge e ascolta Cosimo Alemà?

Sono un divoratore di libri. Adesso sto leggendo Lords of Kaos, un saggio sul black metal norvegese: racconta la storia del rock satanico scandinavo e dei fenomeni ad esso connesso.

Sono musicalmente onnivoro. Due ore fa per esempio ho comprato un cd dei Black Keys.

A cosa stai lavorando attualmente?

Inizio lunedì il video di Antonella, finalista dell’ultimo X factor. Mentre la prossima settimana inizierò con i Casino royale un video cortometraggio molto particolare con diversi finali.

Un saluto ai lettori di The Freak!

Ecco alcuni video di Cosimo Alemà:


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