Magazine Cinema
Regia: Daniel Stamm
Sceneggiatura: Huck Botko, Andrew Gurland
Genere: Mockumentary
Descrizione: Esorcismi fasulli a caro prezzo...
IMDB
Disponibile in italiano
Il predicatore Cotton Marcus, celebre per i suoi esorcismi, è ormai diventato completamente scettico non solo riguardo ai rituali che pratica ma perfino nei confronti di Dio stesso. Una troupe specializzata in documentari lo segue in quello che lui ritiene il suo ultimo esorcismo, per rivelare quanta menzogna ci sia dietro la sua professione e quanta ingenuità porti i suoi clienti a richiedere i suoi servigi. Ma ben presto Cotton si accorgerà che il suo addio al lavoro potrebbe coincidere con una sua prematura scomparsa.
CONTIENE SPOILER!
Per definire l'opera di Stamm solo un termine pare adeguato: bufala. Bufala perchè inanzitutto non ha nemmeno una sequenza horror degna di tale nome e in secondo luogo perchè l'esorcismo in questo film c'entra tanto quanto Leatherface che si ritrova casualmente catapultato in un episodio di Alien. E non vedo motivi validi per i quali Eli Roth, che figura tra i produttori principali, avrebbe dovuto entusiasmarsi per una simile cantonata ed è molto più probabile che invece di sborsare, lui stesso si sia fatto pagare per poter mettere il suo nome su questo spreco di tempo e denaro.Per giunta lo stile documentaristico con cui è stato girato, tanto inspiegabilmente in voga in questo periodo, è la cosiddetta zappa sui piedi che invece di risollevare le sorti qualitative della pellicola, proponendo un'inedita prospettiva sul genere, la affossa definitivamente facendone non solo emergere tutti i difetti di partenza ma creandone addirittura di nuovi.
Se vi fossero ancora dubbi, L' ultimo esorcismo conferma come il mockumentary sia tra le più tristi invenzioni del cinema horror degli ultimi anni, l'ultima sudicia spiaggia a cui si affidano registi e sceneggiatori che non sanno più come rendere interessanti le proprie creazioni agli occhi del pubblico che trova sempre più difficoltà a trovare proposte stimolanti.Il film, essendo senza sostanza, è logorroico fin dalle prime battute e tratta il tema della contrapposizione tra credenza e scetticismo senza particolare convinzione mettendo in scena un'illogica diffamazione della figura dell'esorcista, rivelandone tutti i segreti scenici.Per capire quanto la pellicola sia caratterizzata da una finta intelligenza, basta solo citare la ridicola scena in cui la presunta ragazza posseduta, quando gli operatori sono a letto, si impossessa della telecamera e, pur non avendo mai visto un affare del genere, la accende senza problemi per filmare i suoi attacchi d'ira notturni che tra l'altro, altra scemenza che non ha scopo, finiscono sempre con l'uccisione di un animale.
Ma l'aspetto meno onesto di questa mediocrità è la sottile astuzia applicata dal regista per non far capire subito la scarsa qualità della storia che fino agli ultissimi minuti ci lascia sempre il dubbio se si tratta o meno di un caso di possessione demoniaca e, quando finalmente si svela il colpo di scena finale, a dir poco risibile, ci si accorge che tutta la questione esorcistica non aveva motivo d'essere e che il problema di fondo degli strani comportamenti della ragazza era di tutt'altra natura.L'ultimo esorcismo riesce a fare peggio anche rispetto al tanto acclamato Esorcismo di Emily Rose, spudorato film giudiziario fatto passare per horror, perchè è praticamente privo di situazioni inquietanti e quelle che vorrebbero essere tali non hanno la benchè minima efficacia destabilizzante (scordatevi il malessere suscitato da ogni visione dell'irragiungibile Esorcista di Friedkin).Forse l'unica perla in questa cozza di film è l'interpretazione della posseduta di turno, tale Ashley Bell, particolarmente ferrata nel manifestare l'innocenza di una ragazzina invischiata in un gioco infernale più grande di lei, peccato che l'indecente sceneggiatura non riesca a conferire lustro alle sue capacità.
Se già non si era convinti di questo inaspettato ritorno in auge degli esorcismi (insieme a Il rito e allo spagnolo Exorcismus), l'opera di Stamm non è per niente adatta per stupire e farvi cambiare idea su questo tema: forse è meglio provare direttamente con i rivali già citati.
GIUDIZIO FINALE: 5
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