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Film Middle East Now: “The Reluctant Revolutionary” di Sean McAllister

Creato il 13 aprile 2012 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Film Middle East Now: “The Reluctant Revolutionary” di Sean McAllister

Anno: 2011

Durata: 70′

Genere: Documentario

Nazionalità: GB/Irlanda

Regia: Sean McAllister

Ieri sera ha preso il via a Firenze la terza edizione di Film Middle East Now con il film d’apertura, in anteprima nazionale, The Reluctant Revolutionary del regista inglese Sean McAllister, presente alla proiezione in un cinema Odeon gremitissimo. La pellicola era presente nella sezione Panorama dell’ultima edizione del Festival di Berlino, dove ha riscosso diversi consensi.

Si tratta dell’unico documentario che racconta la rivolta avvenuta in Yemen nel 2011, realizzato dal solo occidentale rimasto nel paese dopo l’inizio delle prime contestazioni. La protesta yemenita è stata l’unica pacifica, tra le sommosse che hanno caratterizzato la Primavera Araba, e ciò ha una valenza davvero incredibile se si considera che stiamo parlando del paese più armato del mondo con 60 milioni di armi per 20 milioni di persone.

Film Middle East Now: “The Reluctant Revolutionary” di Sean McAllister
Il documentarista inglese ci fa vedere lo Yemen attraverso le vicende di Kais, una guida turistica di Sana’a, rimasto praticamente senza lavoro in seguito alle proteste che hanno infiammato le regioni del Medio Oriente e che iniziano a farsi sentire anche nel suo paese, oppresso e provato dai trentatré anni di dittatura di Ali Abdullah Saleh. Inizialmente Kais è scettico riguardo alle prime proteste di piazza, le vive e le osserva quasi con fastidio, soprattutto a causa della perdita del lavoro dovuta alla conseguente mancanza di turisti nel paese. Il regista segue incessantemente il protagonista, padre di due bambine con una terza in arrivo, alle prese con guai economici sempre più considerevoli, tra affitti da pagare e famiglia da mandare avanti, con alle spalle già un fallimento dovuto alla chiusura dell’albergo che gestiva a causa dei pochi turisti presenti in città. Il regista, nel suo continuo dialogo con Kais, gli ricorda che sono in tanti ad essere nella sua stessa situazione, in questo momento drammatico che allo stesso tempo potrebbe rivelarsi fondamentale nel processo di democratizzazione del paese.

McAllister ci mostra la piazza principale di Sana’a, ribattezzata dai manifestanti Change Square, con gli spettacoli allestiti e improvvisati dal popolo, accampato nelle tende sempre più numerose e deciso ad andare avanti con la sua rivolta pacifica e coraggiosa. Col passare dei giorni vediamo il protagonista cambiare pian piano il suo atteggiamento nei confronti della protesta, fino ad abbracciarla senza riserve dopo i primi atti vigliacchi e intimidatori del regime di Saleh. Ben presto la magica e gioiosa atmosfera di Change Square viene spezzata dal sanguinario intervento dell’esercito, deciso a disperdere i manifestanti con ogni mezzo e incurante della massiccia e partecipe presenza di donne e bambini. Il regista ci mostra scene forti e altamente drammatiche girate all’interno di una moschea utilizzata come ospedale di fortuna, divenuta un inferno di morte in seguito alle brutali e violente repressioni dell’esercito. Nonostante tutto questo, le tribù yemenite non hanno imbracciato le armi, decise a portare avanti una rivolta civile e pacifica che in seguito ha portato alla caduta del regime di Saleh, dimessosi in cambio dell’immunità e trasferitosi a New York, nella nazione che lo ha sostenuto per anni nella lotta contro al-Qāʿida.

L’opera di McAllister è rara e preziosa, unica testimonianza filmica della rivolta yemenita che mostra, inoltre, il ruolo ricoperto dalle donne come persone partecipi e attive all’interno del movimento. Anche per questo il pubblico occidentale deve essere grato al documentarista inglese, così come lo è Kais in un momento bello e toccante del film, dove lo ringrazia per aver contribuito in maniera fondamentale alla sua presa di coscienza e alla sua conseguente partecipazione alle proteste di piazza.

Boris Schumacher

Film Middle East Now: “The Reluctant Revolutionary” di Sean McAllister
Scritto da Boris Schumacher il apr 13 2012. Registrato sotto FESTIVAL. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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