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Film stasera in tv: 8 (dom. 11 apr. 2015 – tv in chiaro)

Creato il 12 aprile 2015 da Luigilocatelli

8, Rai Movie, ore 1,00.
190522441905225219052243Uno di quei film collettivi dove si assemblano alla regia nomi di peso, che vengono di tanto in tanto prodotti intorno a una celebrazione, a un anniversario, a temi di rilevanza sociale e/o culturale, a progetti di vario impegno. Esempi: Les ponts de Sarajevo, presentato l’anno scorso a Cannes (e poi al Milano Film Festival) in cui un nugolo di autori rievocavano sia il colpo di pistola che a Sarajevo aveva dato il via alla grande guerra sia la guerra di Bosnia anni Novanta. O quel (mediocre) Words with Gods visto lo scorso settembre a Venezia in cui, sotto il coordinamento di Guillermo Arriaga, più autori da varie parti del mondo affrontavano la religione e il suo significato. Son film in cui il trombonisno retorico è sempre in agguato, e in cui si rischia il politicamente, assolutamente corretto, con però qualche volta delle sorprese, dei contributi che riescono ad aprire finestre interessanti, con punti di vista che non t’aspeti, su questo o quel problema. 8 nasce nel 2008, e chiama autori che vanno da Abderrahmane Sissako (il trionfatore del recente Timbuktu) a Jane Campion a Wim Wenders, includendo il talentuosissimo Gaspar Noé, Gus Van Sant, Gael Garcia Bernal, Mira Nair, Jan Kounen. Ognuno mette in cinema a modo suo uno degli otto Millennium Development Goals, gli obiettivi stabiliti la scorsa decade dall’Onu da raggiungere entro il 2015. Jane Campion si occupa della sostenibilità ambientale, Wenders della partnership per lo sviluppo, Noé della lotta all’Aids e altre malattie come la malaria, Sissako dello sradicamento di fame e povertà. E via così, con il rischio di un catalogo di belle intenzioni e di cattivo cinema, perché i film quando si fan portatori di messaggi spesso implodono nella noia e nella retorica. Ma i nomi son tanti e importanti, e qualcosa di buono, nonostante l’eccesso di prediche, salta fuori.


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