Film stasera in tv: L’ASINO D’ORO (merc. 15 apr. 2015 – tv in chiaro)

L’asino d’oro: processo per fatti strani contro Lucius Apuleius cittadino romano, Rai Movie, ore 1,00.
Film appartenente a pieno titolo al fiume di bizzarie e varie eccentrictà che, carsicamente, percore tutte le stagioni del cinema italiano. Questo, firmato Sergio Spina, è del 1970, all’apertura del decennio più estremo e radicale della nostra vita e del nistro cinema, e si inserisce come prodotto derivativo nel filone di suburre e vizi antico-romani inaugurato dai due Satyricon, quello alto di Fellini e quello basso-popolare di Polidoro. Si prende L’asino d’oro, il romanzo magico-picaresco-fantastico di Lucioi Aupleo del secondo secolo dopo Cristo, lo si trasforma in un canovaccio di episodi ora stravaganti ora scollacciati che già anticipano il filone decamerotico, e se ne cava un film inclassificabile e fuorischema con addosso un titolo chilometrico come allora usava, con perfino un’allusione al cinema civil-impegnato-giudiziario di Elio Petri e Damiano Damiani. Un rebelòt pazzo e forse indigeribile. Con due amici che nella lontana provincia imperiale della Mauritania vagano avventurosamente finché uno di loro, Lucio Apuleio, verrà trasformato da una maga in asino, pur mantenendo coscienza e sensibilità umane. Mentre cercheranno di por fine a quella metamorfosi incroceranno banditi, soldati, straccioni e potenti. Accanto ai due protagonisti Samy Pavel e John Steiner, e a Barbara Bouchet, attori come la ronconiana Marisa Fabbri, Leopoldo Trieste e Paolo Poli, irresistibile quale cristiana data in pasto ai leoni. Un numero che da solo vale il film.