Film stasera sulla tv in chiaro: AMERICAN LIFE di Sam Mendes (giov. 10 luglio 2014)

American Life, la effe (canale 50 dt), ore 0,20.
Sam Mendes è uno di quei registi di sfrenato eclettismo – vedi anche Ange Lee – incredibilmente capaci di affrontare qualsiasi tipo di cinema e narrazione con una disinvoltura perfino sfacciata. Per dire, Mendes gira Skyfall, meraviglioso Bond che ha superato il miliardo di dollari di incassi nel mondo, subito poco dopo questo film che sta agli antipodi: minuscolo, di budget ridottissimo, che mima il cinema indie più indie. Titolo della versione italiana al solito balordo, visto che l’originale fa Away We Go, Ce ne andiamo via, assai più pertinente e attinente alla storia raccontata. Che è quella di una coppia di trentenni un po’ alternativi e smandrappati con figlio in arrivo. Burt (John Krasinski) e Verona (la Maya Rudolph di Le amiche della sposa) avevano pensato di poter contare per un aiuto sulla famiglia di lui, invece babbo e mamma decidono di trasferirsi in Europa, in Belgio. E forse questa annotazione è una tacita accusa degli autori alla generazione invecchiata ed egoista dei babyboomers. La nostra coppia intraprende così un viaggio attraverso gli States per ritrovare amici e parenti, e scegliere il luogo giusto dove stabilirsi con il bambino prossimo venturo. Saranno incontri con gente stordita e/o ripiegata sul proprio ego e i propri problemi. Un quadro della nevrosi americana media e generalizzata. A me American Life non è molto piaciuto, ho trovato abbastanza fastidioso il fatto che un regista oscarizzato e pienamente established come Sam Mendes fingesse con tanto accanimento un modo, uno stile, un cinema di margine che visibilmente non gli appartiene. Una falsificazione, ecco. Però questo film ha assunto un certo status cultistico per via che a scriverlo è stata una delle coppie più intellettuali e chic del panorama della narrativa americana, Dave Eggers (L’opera struggente di un formidabile genio) e la consorte Vendela Vida (Le luci del nord cancellino il tuo nome), di quei nomi che fanno impazzire le redazioni dei glossy magazine e delle webzine letterarie.