Film tratti da libri: Storia di una ladra di libri

Devo ammettere che il film Storia di una ladra di libri è proprio ben fatto, molto fedele al romanzo di Marcus Zusak e con ottimi attori che sono dentro al personaggio. La storia ti cattura, come succede durante la lettura, anche guardandola sul grande (o piccolo) schermo. Siamo nella Germania della Seconda Guerra Mondiale, e non so perché guardarlo in agosto a me ha fatto uno strano effetto. Se potete, aspettate l’autunno: divano, copertina, tè caldo e una fetta di torta. Credo sia questa la cornice ideale, per apprezzarlo ancora di più. Nell’attesa potete leggere il libro, se non lo avete già fatto. Io ne ho scritto qui la mia recensione.

Cast

La regia è di Brian Percival (che aveva diretto, qualche tempo fa, Downton Abbey), mentre la sceneggiatura è di Michael Petroni (già autore di Le Cronache di Narnia – Il viaggio del veliero). Gli attori, invece: Geoffrey Rush, Emily Watson e Sophie Nélisse, nei panni della piccola Liesel.

Confronto tra libro e film

Rispetto al libro, dove tutto era narrato con gli occhi della morte, qui l’oscura figura con la falce fa da narratore esterno solo all’inizio e alla fine, più qualche sprazzo qua e là, lasciando parlare per il resto del tempo i veri protagonisti.

È un film che emoziona, per i contenuti che hanno scritto la storia universale, e per la caparbietà e la curiosità di questa giovane ragazzina, sempre assetata di parole da leggere e imparare. Il merito, quindi, prima di tutto va all’autore che ha scritto questa storia (non per niente è stabile in classifica, nelle prime 10 posizioni, da parecchie settimane), ma un encomio lo dobbiamo dare a chi questa volta ha saputo ricavarne una pellicola davvero coinvolgente.

La lettura ha un ruolo centrale, nella formazione dell’individuo, nella creazione della personalità; come dice Zusak “sono i libri a salvare chi li legge, non il contrario”. Sarà per questo che mi è piaciuto così tanto?

Voi l’avete visto? Che ne pensate?