di Angela Ragusa
Alla mente i ricordi ,sulla pelle il destino
tatuaggio indelebile,inflitto ed inciso
Pochi i miei anni di contro a paura
agli occhi afferrata e lì impressionata.
Ai miei giochi vietati lasciavo la polvere
e strano l odore di un fumo nebbioso
che fitto esalava al gelo dei cuori,
poggiato a quel filo, la spina pungeva.
E lo sguardo al di là oltrepassava la morte
se forte, fame spingeva
E senza capelli ,vuoto lo stomaco
Io non capivo il perché.