- o ignoranza attiva?
La parola filosofia, secondo alcuni risale a Pitagora, il quale definisce il filosofo colui che cerca la verità disinteressatamente. Platone, assieme al carattere disinteressato della ricerca filosofica, mette in luce anche la sua criticità perché il filosofo a differenza di altri deve poter dar ragione di ciò che fa a nessun oggetto o attività; egli può prendere in considerazione senza saper rendere conto della loro natura a se stesso e agli altri. L’essenza della filosofia significa, in estrema sintesi: amore della sapienza. La filosofia è l’aspirazione alla conoscenza; in particolare è l’uso del sapere a vantaggio dell’uomo. La filosofia è la scienza che tratta dell’essenza, proprietà, cause ed effetti delle cose della natura; è quella disciplina che ha per oggetto il complesso delle dottrine dei vari filosofi attraverso i secoli. La filosofia è la ricerca disinteressata, è tutta la conoscenza nel senso più ampio.
[Alcuni contemporanei, in particolare politici parlamentari, denigrano la filosofia, paragonandola al futile o alla vuota sapienza inservibile a risolvere la concretezza dei problemi; invece è proprio l'assenza del rigore filosofico che fa della menzogna e dell'ignoranza sovrane incontrastate nemiche della Repubblica e del popolo. -Renzo Mazzetti-]
C A N T I C O D E L L E C R E A T U R E
Altissimu, onnipotente, bon Signore,
tue so’ laude, la gloria e l’honore et onne benedictione.
Ad te solo, Altissimo, se Konfano,
et nullu homo ène dignu te mentovare.
Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le tue creature,
spetialmente messor lo frate sole,
lo qual è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle:
in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale a le tue creature dài sustentamento.
Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate focu,
per lo quale ennallumini la nocte:
ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.
Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore
et sostengo infirmitate et tribulatione.
Beati quelli ke ‘l sosterranno in pace,
ka da te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato si’, mi Signore, per sore nostra morte corporale,
da la quale nullu homo vivente po’ skappare:
guai a quelli ke morranno ne le peccata mortali;
beati quelli ke trovarà ne le tue canctissime voluntati,
ka la morte secunda no ‘l farrà male.
Laudate e benedicete mi’ Signore et rengratiate
e serviateli cum grande humilitate.
-San Francesco d’Assisi-