Magazine Cultura

Finagliosu di Gavino Puggioni

Creato il 23 giugno 2013 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali

800px-John_Constable_The_Hay_WainVolevo rivedere quel pezzo di terra, l’avevo sempre nel cuore

anche se in un angolo ben nascosto.

Volevo..perché speravo che qualcuno avesse messo in piedi

quel degrado, incivile e inumano.

Inumano anche per gli animali e la natura, offesa.

Volevo.. perché li affondavo i miei ricordi d’infanzia.

Mio padre, soprattutto e sopra tutti, pieno di forza.

Di volontà, di amore per tutto quello che lo circondava,

che avrebbe saputo far crescere, ogni giorno;

mia madre che era la sua ombra;

noi figli, quasi protetti da quello che la natura ci regalava;

il lavoro di tutti quelli che collaboravano

più che sufficiente a mantenere noi e ben altri.

Una speranza, la mia, vana.

Vana come quando un fulmine si abbatte sull’albero

più vecchio della foresta e lo brucia e lo scortica

per sempre, e il boscaiolo non ci crede.

Quella speranza, quel qualcuno che non è mai esistito,

nemmeno nelle intenzioni,

oggi, mi han ferito di nuovo

ma l’ho voluto io, in fondo, questo dolore.

Ci ho girato intorno

ho fatto finta di fare il turista

ma ho guardato, ho visto, ho toccato

il Nulla, il Tutto.

Ho portato con me, quasi testimoni di quest’amore,

altri, ma pochi, che non nomino ma che sanno.

Volevo fare anche una fotografia, ma perché?

Quel posto è scolpito nella mia memoria, da sempre.

Lo ricostruisco pietra su pietra, pianta su pianta, se voglio;

non so staccarmene seppure decenni su decenni sono già  scivolati

Coi personaggi che l’han popolato, il servo pastore,

il pastore marchese di nobili origini, decaduto anche lui;

la serva, il mandriano, i cacciatori, i notabili di Sassari e di Porto-Torres,

gli amici e i falsi amici, gli sconosciuti e i nuovi arrivati.

E tutto questo non è fotografia?

E la casa, con un sole che ora non meritava,

un cumulo di pietre disordinate e ancora buone

dove ho trovato puntualmente quel che pensavo,

ombre, fatuità, fantasmi, con alcune pareti in bilico,

in piedi non so per chi e per cosa.

Un uragano, presto, dovrebbe portarsela via,

non lasciare segno alcuno se non quello

di una terra pulita, ubertosa, curata e amata

come una volta, come in una favola.

Featured image, Il carro da fieno (in inglese The Hay Wain) è un dipinto ad olio su tela (130,2×185,4 cm) di John Constable, databile al 1821 e conservato nella National Gallery di Londra.

Tagged as: Cultura, digital journalism, finagliosu, gavino puggioni, Giornalismo online, poesia, Rosebud - Giornalismo online, Sardegna

Categorised in: Narrativa e Poesia, Tutti gli articoli


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :