Finale Ligure: un marzo speciale all’Ubuntu

Creato il 09 marzo 2014 da Yellowflate @yellowflate

FINALE LIGURE- Proseguono sulla passeggiata finalese gli appuntamenti culturali organizzati da Ubuntu, il famoso Bar del Mondo che propone prodotti equo solidali e propugna una più appropriata coscienza nel consumare le materie prime. Questo pomeriggio alle 16 e 30 ci sarà lo sportello Retenergie, che si occupa di educare i cittadini ad un consumo responsabile dell’energia: alcuni volontari saranno a disposizione per chiarimenti riguardo alle bollette elettriche e sui temi generali riguardanti l’ energia etica. Giovedì 13 ( alle ore 15) si terrà la conferenza della dottoressa Daniela Confetti e di Ivana Zunino su: “ Le nostre potenzialità nascoste”, mentre alle ore 17 è previsto il tradizionale Tea and talk con Marina Fasce. Venerdì 14, 21 e 28 Ubuntu propone “ M’illumino di meno” a partire dalle 18 e 30: un aperitivo a lume di candela con degustazione dei prodotti equosolidali. Sabato 15 marzo, alle 21, verrà organizzato un incontro con una famiglia curiosa in partenza per un viaggio alla ricerca di una vita più a misura di uomo. Nella giornata del 20 marzo Ubuntu ospiterà lo sportello della Banca Etica ( dalle ore 16 alle 18) un corso di cucina ( inizio ore 16 e 30) in collaborazione con l’associazione Kikoa ed alle ore 17 Tea and talk con Marina Fasce. Il 22 sarà inaugurata una mostra d’arte ( alle ore 18) mentre alle 21 si terrà la presentazione del volume “ Ermeneutica” di Andrea Osti. Il 27 marzo verrà riproposto il corso di cucina ( inizio ore 16 e 30) organizzato in collaborazione con l’ associazione Kikoa, mentre alle ore 17 verrà proposto Tea and talk, condurrà Marina Fasce. L’ ultimo appuntamento di marzo da Ubuntu sarà un laboratorio ( inizio ore 20 e 30) con Antonella che insegnerà a tutti a preparare il feltro.

“ L’ Ubuntu- ci ha detto Tiziana Bonora- si propone quale luogo ideale per avvicinare le persone ai percorsi che ognuno può intraprendere per rendere questo mondo migliore, cominciando dalle piccole cose. Il bar può essere il punto di incontro di molti e propone svariati stimoli culturali da mostre d’arte a laboratori di ‘altra economia’, da incontri con personaggi a riflessioni sul consumo critico. Crediamo nel valore della legalità, nell’ importanza della centralità della vita, nell’importanza della finanza etica, nell’indispensabile tutela dei diritti umani e della biodiversità. Ubuntu può essere il luogo dove riflettere insieme sulla qualità dei nostri cibi, sul nostro potere di controllo sulla filiera, sulle informazioni su come questi cibi vengono prodotti, coltivati, trattati, sugli impatti che essi hanno negli ecosistemi e nelle società  di provenienza, per effetto della globalizzazione, è praticamente annientata”.

 CLAUDIO ALMANZI


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