Caratteristica tipica di tutte le cose che si aspettano con ansia è di passare tanto lentamente più sono lontane e tanto velocemente più sono vicine (o è il contrario? Sento pareri discordanti su questa cosa:-), piccolo preambolo per dire che qui manca solo una settimana al mio rientro e io ho ancora un sacco di cose da raccontare e recensire ma pochissimo tempo per farlo, quindi prima che mi perda via tra valigie e altre faccende burocratiche non particolarmente interessanti, passo subito ad una delle scoperte last-minute di questa London experience: il ristorante indiano Chutney Mary.
L'occasione per provare questo gioiellino di posto su cui avevamo messo gli occhi già da parecchi mesi, è arrivata con l'ultima visita di mia mamma a metà giugno che nei suoi ultimi tre giorni londinesi non voleva mangiare nulla che fosse di sembianze e provenienze europee, ma solo autenticamente ed elegantemente etnico.Detto, fatto:-) La scelta è caduta per la prima sera su questo meraviglioso ristorante indiano nell'elegante e da noi sempre più adorata Chelsea (eh vabbè ognuno ha le sue debolezze...), che ospita i propri guests nientemeno che sotto una serra di palme e ulivi, illuminata da un pittoresco gioco di candele che al tramonto (ore 21:30 qui!) ricreano una perfetta atmosfera orientale (di quelle fatte bene, niente a che vedere con le forzature tremendamente kitch di moltissimi locali in zona Piccadilly, per intenderci:-)Per prendere confidenza con il menu, ci siamo avvalse dell'aiuto di un mojito, stranamente perfetto (che poi qualcuno ci deve spiegare perchè a Londra trovare un buon cocktail bar è una vera mission impossible) e di un sano atteggiamento disinteressato nei confronti dei prezzi delle portate.Il risultato è stato:
- tre antipasti: frittelle di granchio con zenzero fresco e coriandolo con chutney di pomodorini, capesante su letto di panna di cocco e zafferano, gamberi alla griglia con pepe lungo semi di sesamo neri e chutney ai mirtilli.
- tre main courses: un branzino ripieno di pasta di foglie di curry e due gamberi brasati in salsa tandoori decisamente piccante che però riusciva misteriosamente a non sovvrastare il sapore dei gamberi
- due dolci: un tortino un pò troppo burroso alla pesca e menta e un rice pudding al mango e cardamomo
Certo Pino, corro!