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Finalmente è lunedì.

Creato il 27 dicembre 2010 da Doc90

Strano a dirsi ma è così.
Finalmente è passato anche questo natale…

Finchè ero piccolo ok, il natale era una figata, regali a pacchi, si mangiava abbestia ecc.
Crescendo mi son reso conto di che due palle sia sta giornata.

Si comincia da inizio dicembre: non c’è tg in cui non venga pronunciata la frase “il natale è alle porte” e poi vengano sciorinate miriadi di interviste a persone “casualmente incontrate per strada” a cui viene chiesto “signora cosa le piacerebbe trovare sotto l’albero?”

“tanta serenità”
e la pace nel mondo no?

i bambini che a stento dicono “io ho chiesto a babbo natale se mi porta..” e poi un impronunciabile manciata di consonanti che starebbero a indicare l’ultimo videogioco da ventordicimila euro basato sull’ultima serie di cartoni in voga del momento.
che puntualmente avranno.
“questo sarà un natale all’insegna della tecnologia”
“gli italiani sotto l’albero troveranno principalmente prodotti enogastronomici, perchè nonostante la crisi si tende a fare regali utili”

e a me che mi frega di che cosa vuole la gente fermata per strada?
un mondo migliore?
e cambio canale.

già da metà settembre le principali vie delle città vengono addobbate con luminarie risalenti al primo dopoguerra, con lampadine fulminate o appese con lo sputo che al primo accenno di vento vengono giù come pigne come quella che ha preso in pieno una signora a milano.

la tv diventa inguardabile già più di quanto non lo sia già.
mamma ho perso l’aereo, una poltrona per due e tutti i film in cui ci siano pupazzi di neve o renne parlanti vengono rispolverati e mandati in onda 24/7 nonostante siano sempre gli stessi da decine di anni.
non credo neanche più che abbiano girato altri film di natale dal ’38 in poi perchè tanto il mercato era già abbastanza inflazionato.

in tutte le trasmissioni c’è qualche pirla col cappello di babbo natale.
sotto le feste il quoziente intellettivo della gente si azzera.
se si esce di casa non si può camminare, tutti in giro per la “corsa ai regali”.
corsa?
perchè, non si sapeva che sarebbe arrivato il natale?
era una sorpresa?
ci ha colto alla sprovvista?
“ma no dai, figurati se quest’anno arriva il natale…” e invece zac!

cristo, dopo 2010 anni si saprà che il 25 dicembre è il cazzo di santo natale no?
cristo, giust’appunto lui…

lasciamo stare và…

i regali…
ok, finchè si ha da 0 a 14-15 anni ci stanno, ma dopo diventa una menata..
perchè insieme al piacere del ricevere un regalo ci si abbina anche la frustrazione del sentirsi in dovere di contraccambiare, e ovviamente trovare un regalo adatto a una persona è un’impresa.
per cui o si ha culo di beccare esattamente quello che l’interessato desiderava da anni e non aveva mai avuto il coraggio di rivelare a nessuno, o si comprano cazzate a caso perchè tanto “è il pensiero quello che conta”.
per cui ci si ritroverà a dire o sentirsi dire “oooohhh che bello!! un apriscatole ad energia solare con 14 funzioni!! era proprio quello che desideravo, grazie!” o “noooooo mi hai davvero regalato l’ultima edizione del libro delle ricette della cucina di suor germana?? ma non dovevi!!”
e non dovevi no, coglione.

siamo adulti e vaccinati, se ci serve qualcosa ce lo compriamo.
e per natale vanno benissimo dei soldi per coprire le spese, tutte o in parte.
così noi abbiamo quello che ci serve e gli altri non si devono sbattersi a pensare tanto a cosa regalarci e al tempo stesso partecipano alla nostra felicità.
il computer da cui sto scrivendo è arrivato in casa ben così, me lo sono andato a comprare un paio di settimane fa e per natale ho chiesto una partecipazione alla spesa.

io sono contento e gli altri pure.
amen.

ma questo è solo il “prima”, se ne parla tanto ma poi il natale arriva sul serio.
e allora se la mattina della vigilia ti sei dimenticato di comprare il latte e ti viene la malsana idea di uscire di casa e infilarti in un qualsiasi supermercato ti troverai davanti a scenari apocalittici fatti di vecchiette imbacuccate in pellicce e visoni piene di astio che si spintonano e si insultano ferocemente, pronte ad azzannare al collo chiunque passi loro davanti.
le stesse vecchiette che poi alla messa delle sei del santo natale sono li a scambiarsi il segno della pace piene di cristiana misericordia e affetto.

la coerenza.

e poi c’è il pranzo di natale.
questa parte varia un pò a seconda delle tradizioni della famiglia, racconterò la mia.
dopo aver scartato con finta sorpresa e recite da oscar i regali di cui si conosce da mesi il contenuto, arriva il fatidico momento del pranzo con i parenti della durata di non meno di 4 ore.
il menu di natale è già deciso a fine luglio.

la casa si inizia a pulire e mettere apposto già da almeno una settimana prima, per ospitare i parenti che ci sono stati anche quando sembrava un campo di battaglia dopo 15 giorni di bombardamenti.
solitamente qualche membro della famiglia prende ferie per adempiere alla missione.
manco ospitassimo il papa, vengono solo i nonni che erano qui l’altro ieri.
e questa cosa non l’ho mai capita.

catene di sms.
gente che non ti caga da mesi improvvisamente ti manda messaggi molto natalizi del tipo “@@@@@@@@@@@@ queste sono i culi delle renne di babbo natale, se non mandi questo messaggio a 28934 persone nei prossimi 3 minuti inizieranno a cagare e passerai un natale di merda”.
ma che pensiero carino.

oppure gli auguri, messaggi standard del tipo “tanti auguri!” che quasi potrebbero inserirli di default nei cellulari insieme ai tipici “sono in riunione, richiamami alle” e “dove sei?” che tanto van bene per qualsiasi cosa, pasqua, natale, capodanno, compleanni, onomastici, feste di laurea, gare di bocce.
che poi la genialata è che una volta che si compone il “Tanti auguri!” si va nella rubrica, si selezionano tutti i contatti e poi si invia.
questi si che sono auguri proprio sentiti, così sentiti che viene quasi voglia di rispondere con un vaffanculo.

oppure decidi di rispondere, e magari tenti la sorte e scrivi “Grazie! auguri anche a te! sono quasi 7 anni che non ci sentiamo, come stai?”.
cascasse il mondo non riceverai MAI una risposta.
l’interlocutore è troppo impegnato a mandare il suo “Tanti auguri!” al nome sotto al tuo nella sua rubrica.

adesso c’è ancora capodanno, e poi fino a pasqua siamo salvi.
a proposito, mangerò pansoti al sugo di noci e coniglio al sugo.


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