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Finalmente il registro delle Unioni Civili a Roma. Ecco la reazione della città più cafona d'occidente

Creato il 28 gennaio 2015 da Romafaschifo
Finalmente il registro delle Unioni Civili a Roma. Ecco la reazione della città più cafona d'occidente
Finalmente il registro delle Unioni Civili a Roma. Ecco la reazione della città più cafona d'occidente
Finalmente il registro delle Unioni Civili a Roma. Ecco la reazione della città più cafona d'occidente
Un passo in avanti storico per la città. Da oggi a Roma, grazie all'approvazione della Delibera 96 del 2013 fortemente voluta da Ignazio Marino, ci si potrà considerare effettivamente "compagni di vita" senza distinzioni. Anche a Roma, come accade praticamente in tutto il mondo, l'amore è uguale per tutti. Una legislazione per una volta avanzata rispetto a quella nazionale e in linea con quanto accade in paesi più evoluti e civili del nostro. Bene, benissimo. Due note. La prima, folkloristica, è la reazione della città. Come al solito sui muri. Perché il romano medio, quando deve dire una cosa, è rimasto l'unico cittadino occidentale a comportarsi come uno scimmione cavernicolo del mesozoico: scrive sui muri. Che tristezza immane. Che vigliaccheria, che codardia: Roma riempita di scritte contro gli omosessuali. Facile, cari conigli, scrivere sui muri in una città che - unica al mondo - non riesce a punire chi scrive sui muri eh. Andate a scrivere "Gay al Rogo" a Londra, poi ne riparliamo, vigliacchi! Poi quando invece di scrivere sui muri lo si fa sui social network (si veda il tweet del disgustoso Luca Aubert a Ignazio Marino) è ancora peggio. Ma questa non è una notizia.Una notizia sarebbe, invece, superato lo scoglio delle Unioni Civili, che il Consiglio Comunale si mettesse a lavorare su cose magari mono evocative e emozionanti ma più concrete. L'economia della città a pezzi, gli investimenti stranieri che sfumano, il turismo che si polverizza e si liquefà, le mille aree da riformare (commercio ambulante, bancarelle, cartelloni), la mobilità da far funzionare. Tutto questo per ora ha rappresentato una tale delusione che nessun successo sui diritti civili può cancellare una città ridotta in una maniera tale da far vergognare i propri cittadini più attenti, alla stregua, e in alcuni casi peggio, di una città in via di sviluppi. Di questo dovrebbe occuparsi, da oggi pomeriggio, il Consiglio Comunale di Roma. Altrimenti il rischio è che queste conquiste vengano considerate come un lusso che la città non può permettersi. Fino al punto non certo di legittimare, ma quanto meno di dare un contesto e un quadro alle rimostranze ignobili di cui alle foto qua sopra.

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