Quando finalmente qualcosa funziona bisogna renderlo noto.
Erano mesi che nel balcone dove sono posizionati lo scaldabagno a gas e il contatore si sentiva una tremenda puzza di gas. Ogni volta che aprivo quella finestra venivo investita da un’inquietante zaffata che toglieva il respiro. Ed erano mesi che il Marito mi rassicurava, anzi minimizzava, dicendo che “d’inverno è normale”. Non si capisce in base a quale legge della fisica.
Finché ho deciso di prendere l’iniziativa e di chiamare il numero verde di EnelGas. Ho spiegato il problema e mi sono sentita rispondere “Entro un’ora siamo lì”. Finita la conversazione telefonica il Marito ha cominciato ad apostrofarmi con frasi del tipo “Pensa che figuraccia farai quando si renderanno conto che non c’è niente” e soprattutto, con la fronte aggrottata e il simbolo dell’euro negli occhi, “Chissà quanto ci costerà questo scherzetto”, a cui non ho reagito perché non avevo a portata di mano una mazza da baseball.
Dopo soli 20 minuti si presenta un tecnico che in men che non si dica ha scovato ben due perdite, una delle quali rilevante. E così si è messo al lavoro e a forza di limortanguerrieri e porca pupazza ne è venuto a capo, non prima però di essere dovuto andare a prendere in macchina un becco di pappagallo così gigantesco da potersi chiamare becco di stegosauro.
Al successo dell’intervento ha sicuramente contribuito il mio ruolo di valida assistente: gli ho tenuto la pila mentre lui usava entrambe le mani per martellare sulla chiave inglese e svitare così i bulloni. Unico neo della mia altrimenti impeccabile prestazione la botta in testa che gli ho dato con la pila stessa, cui lui ha reagito senza un lamento da perfetto gentleman.
Costo dell’operazione: zero euro.